San Daniele, antica chiesa chiude per lavori

Arrivati i soldi per riparare il tetto di Sant’Antonio, scrigno del prezioso ciclo di affreschi di Pellegrino
ANTEPRIMA San Daniele 17-03-2008 chiesa san antonio
ANTEPRIMA San Daniele 17-03-2008 chiesa san antonio

Sarà interdetta al pubblico quasi per l’intera durata delle festività natalizie la chiesa di Sant’Antonio Abate, conosciuta anche come la “Cappella Sistina del Friuli” per il suo mirabile ciclo di affreschi dipinto da Pellegrino da San Daniele tra il 1497 e il 1522. A imporne la chiusura – fino al 31 dicembre - sono i lavori di restauro alla copertura dell’edificio sacro avviati dal Comune nei giorni scorsi e che promettono di causare più di qualche disagio.

Anzitutto ai turisti che, approdando in città durante le feste, si vedranno interdetto l’accesso a uno dei più significativi monumenti del centro cittadino. Ma anche ad alcuni commercianti ed esercenti di via Garibaldi i quali si sono visti “cancellare”, seppur temporaneamente, i parcheggi di fronte ai rispettivi esercizi commerciali per necessità dettate dal cantiere.

Oltre a inficiare l’immagine dell’edificio sacro e a impedirne la visita, i lavori in corso stanno insomma limitando l’accessibilità agli stalli e a ai negozi facendo storcere il naso ad alcune partite Iva della zona. Il Comune dal canto suo spiega di non aver avuto alternative. Colpa del “solito” patto di stabilità. «Abbiamo ricevuto solo recentemente il contributo di 55 mila euro da parte della presidenza del consiglio dei Ministri, frutto dell’8 per mille devoluto allo Stato dai cittadini, e l’arrivo del finanziamento ci ha materialmente costretti ad avviare il cantiere sui due piedi – ha fatto sapere il vicesindaco con delega al centro storico, Consuelo Zanini -. La Presidenza del Consiglio ha deliberato il contributo in coda al mese di novembre “condannandoci” ad eseguire i lavori per la fine del 2013. Viceversa, non li avessimo realizzati, saremmo ricaduti nelle maglie del patto di stabilità e il prossimo anno avremmo rischiato di dover fare i conti con un altro lavoro bloccato». L’ennesimo.

Un rischio che il Comune non ha voluto correre dando il La ai lavori pur sapendo d’intervenire in un periodo purtroppo infelice. «Il tetto andava ristrutturato per far fronte ai problemi d’infiltrazione, purtroppo abbiamo dovuto farlo a Natale. Sappiamo – ha proseguito Zanini - che si tratta di un disagio per via Garibaldi e per il centro storico in generale, ma non avevamo alternative».

«Chiediamo pertanto un po’ di comprensione a tutti, coscienti - ha concluso il vicesindaco Zanini - che stiamo lavorando alla messa in sicurezza di uno dei gioielli storico-artistici della nostra città, motivo di migliaia di visite ogni anno».

Maura Delle Case

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