«Salviamo l’ex cinema Odeon»

Chiuso ormai dal 2002, lo storico edificio rischia il totale degrado
«Salviamo l’ex cinema Odeon». Italia nostra lancia un appello al Comune e a tutte le istituzioni pubbliche e culturali per “soccorrere” il palazzo del Novecento chiuso da anni e «avviato a un destino di progressivo degrado, qualora non si decidesse di intervenire».


L’associazione è convinta, infatti, «che la rivitalizzazione del centro passa anche attraverso il recupero degli edifici storici». Nel momento in cui in città si dibatte se spostare o meno in via Mercatovecchio il re a cavallo, Italia nostra pone i riflettori sull’ex cinema teatro Odeon chiuso più di sette anni fa e attualmente senza un futuro.


Il progetto di recupero pensato dal Css è naufragato a seguito del trasferimento al museo friulano di Storia naturale dei 3 milioni di euro stanziati dalla giunta Illy per il recupero dell’immobile di via Gorghi, progettato dall’architetto Ettore Gilberti.


Da allora, sostiene la presidente di Italia nostra, Michela Cafazzo, «l’Odeon è diventato il malinconico “viale del tramonto” di se stesso». In effetti, a seguito dello spostamento dei fondi regionali anche la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha interrotto le sue valutazioni sull’eventuale recupero del palazzo.


«Considerato che i fondi non ci sono più – puntualizza il presidente Tarcisio Mizzau – l’interesse per la questione è venuto meno». Da qui l’appello di Italia nostra rivolto, in primis, all’amministrazione comunale e a tutte le istituzioni pubbliche e culturali «per – spiega la presidente – ravvivare e far tornare di attualità il tema del recupero».


Anche perché, ritiene Cafazzo, senza il recupero dell’ex cinema teatro Odeon non si completa il percorso di salvaguardia dell’architettura del Novecento iniziato con la pubblicazione del manifesto dei 100 palazzi da valorizzare, tra cui l’Odeon, e proseguito con il censimento promosso dal Comune sugli edifici del XX secolo.


«Non abbandoniamo un edificio situato in centro storico e in posizione strategica» insiste la presidente auspicando che il suo appello non cada nel vuoto. Al momento però nessuno ha manifestato interesse per l’immobile di via Gorghi. «Sarebbe uno spazio da recuperare» concorda l’assessore comunale alla Cultura, Luigi Reitani, secondo il quale «Udine, oltre al Palamostre e al teatrone, ha bisogno di un’altra sala teatrale».


Anche Reitani ritiene importante «produrre un interesse da parte di forze imprenditoriali per creare spazi funzionali». È evidente che per intraprendere una qualsiasi iniziativa sono indispensabili i fondi. Non a caso Italia nostra si rivolge a tutte le istituzioni pubbliche affinché facciano fronte comune e acquistino l’immobile per restituirlo alla città.


La proprietà è pronta a cederlo, ma sa bene che senza l’intervento pubblico difficilmente il sipario tornerà ad aprirsi nell’ex cinema teatro Odeon inaugurato nel 1936 e rimasto aperto fino al 2002.


©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto