Salvatore Guarnaccia si è spento a 87 anni Oggi l’ultimo saluto

MANZANO
La sezione manzanese dell’Associazione nazionale carabinieri è in lutto per la scomparsa del socio decano, il sottotenente Salvatore Guarnaccia.
Nato 87 anni fa a Racalmuto – nell’abitazione che fu dello scrittore Leonardo Sciascia –, Guarnaccia si è trasferito poi a Trapani. Quindi, dopo aver frequentato la scuola allievi Cernaia di Torino, ha iniziato il suo servizio nelle Marche. Raggiunto il grado di vicebrigadiere, è stato quindi assegnato alla stazione dei carabinieri di Pordenone fin dopo la tragedia del Vajont. La sua brillante carriera è continuata poi alla Legione carabinieri di Udine, nella Compagnia di Gradisca d’Isonzo, dove ha vissuto gli eventi della strage di Peteano, e a Trieste, dirigendo il nucleo investigativo, e si è conclusa nel capoluogo friulano con il comando della stazione principale, prima del pensionamento cui è seguita la nomina a Cavaliere all’ordine al merito della Repubblica italiana.
«Persona riservata – lo ricordano i familiari –, riusciva sempre a essere disponibile con tutti coloro che avevano bisogno di un consiglio e per questo era molto apprezzato nella comunità manzanese».
La malattia che lo ha colpito dieci anni fa non gli ha impedito di continuare, come poteva, a essere presente alle iniziative dell’associazione, che a marzo di quest’anno ha festeggiato assieme a lui l’87esimo compleanno. In attesa delle esequie, previste per oggi nella parrocchiale di Manzano alle 15.30, in molti hanno già reso omaggio alla salma esposta un cimitero.
Guarnaccia lascia la moglie Anna, la figlia Manuela, ostetrica del distretto, il genero David, responsabile della squadra di Protezione civile, e gli adorati nipoti. —
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