Safilo in festa per gli 80 anni: «Martignacco avrà futuro»

UDINE. Safilo compie 80 anni e scommette sul made in Italy. Dopo gli anni della crisi e della ristrutturazione (che ha colpito pesantemente gli stabilimenti friulani), è l’amministratore delegato Luisa Delgado a dare una nuova impronta. Un’impronta che punta tutto sulla manifattura italiana.
E che lascia ben sperare anche i 245 dipendenti rimasti nella sede di Martignacco, per cui i contratti di solidarietà scadono a febbraio. Finissaggio è la parola d’ordine a Martignacco, dove dal 1983 c’è Safilo (sbarcata in Fvg un anno prima, a Precenicco, oggi chiuso). Le montature arrivano da Longarone e Santa Maria di Sala e, dopo la lavorazione friulana, sono distribuite nel mondo.
Questo è un po’ il marchio di fabbrica di Safilo e del nuovo ad, Delgado. «Dalla nostra storia attingiamo la competenza, la capacità e il know how», spiega Antonella Leoni, responsabile comunicazione del gruppo.
E per il presente Safilo vanta una crescita dei ricavi del 7,4%, evidenziata nel secondo trimestre 2014, che ha spinto la progressione nei primi sei mesi dell’anno al 4,7%.
Sotto il profilo economico, il semestre ha visto il miglioramento del margine industriale lordo, che ha superato nel periodo il 63%, mentre la marginalità trimestrale si è confermata sui livelli massimi raggiunti dal Gruppo.
Alla leggera contrazione della marginalità operativa lorda (Ebitda) è corrisposta la crescita dell’utile netto di Gruppo, che è rimbalzato di circa il 23% sia nel secondo trimestre sia su base semestrale.
A fine giugno l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 166,1 milioni di euro. Durante la prima metà del 2014 è stata incrementata una serie di azioni ispirate alla strategia aziendale di puntare sulla centralità del prodotto.
Dal miglioramento del mix, l’efficienza dei processi operativi, l’organizzazione snella, la valorizzazione della tradizione artigianale italiana.
«Questo primo semestre del 2014 ci dà un importante segnale di conferma che siamo sulla strada giusta verso una crescita sostenibile e profittevole nel medio periodo, incentrata sulla qualità del prodotto, delle vendite e della distribuzione, e delle operation – sottolinea Delgado –. La maggiore efficacia operativa unita alla qualità delle vendite ci ha permesso di raggiungere un utile industriale lordo vicino ai 200 milioni di euro e un margine lordo superiore al 63%, a dimostrazione che stiamo andando nella giusta direzione e stiamo lavorando per una maggiore efficienza nella pianificazione, nello sviluppo del prodotto e nei processi di approvvigionamento».
Ecco il biglietto da visita con cui Safilo si presenta al traguardo dei primi 80 anni (serata di gala in programma giovedì 4 al Guggenheim di Venezia). Ottant’anni iniziati nel 1934, quando il cavaliere del lavoro Guglielmo Tabacchi acquista il primo complesso industriale italiano produttore di lenti e montature, attivo dal 1878 a Calalzo di Cadore, e fonda la società operativa del gruppo Safilo, ovvero “Società azionaria fabbrica italiana lavorazione occhiali”.
Safilo si affaccia sul mercato dell’ottica negli anni Trenta con la produzione di montature da sole e da vista in acciaio, ferro spatolato e plastica, affiancate inizialmente da una linea di lenti graduate e bifocali. La strada è lunga fino a oggi: Safilo è presente in circa 130 paesi con oltre 80.000 punti vendita.
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