Sacile centro provinciale della degenza riabilitativa

SACILE. Sacile centro di riferimento dell’Area vasta pordenonese per la riabilitazione. In occasione del recente convegno svoltosi a palazzo Ragazzoni, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Santa Maria degli Angeli” di Pordenone, Luciano Zanelli, ha annunciato pubblicamente la volontà di procedere in questa direzione. Zanelli non ha fatto mistero delle difficoltà economiche esistenti e, quindi, della necessità di non fare il passo più lungo della gamba, ma si è detto convinto che in riva al Livenza esistano le condizioni ideali per promuovere ed implementare la degenza riabilitativa intensiva completando ed integrando l’offerta riabilitativa garantita dall’Azienda sanitaria attraverso la riabilitazione estensiva in Rsa e la riabilitazione ambulatoriale e territoriale. «L’annuncio del direttore Zanelli – commenta il sindaco Roberto Ceraolo – coglie in pieno l’impegno, assunto fin dal nostro insediamento, di riqualificare la nostra struttura ospedaliera. La riabilitazione rappresenta una risposta concreta che va nelle direzione giusta». Il 56 per cento dei pazienti del Pordenonese che hanno bisogno di riabilitazione dopo la cura della fase acuta di una malattia neurologica, del resto, sono costretti a rivolgersi a strutture che operano fuori provincia. Un dato, come ha sottolineato la presidente dell’associazione provinciale Ictus, Nives Bortolossi, che la dice lunga sull’insufficienza delle strutture provinciali in questo settore, particolarmente importante per i colpiti da ictus. Dopo l’ictus, infatti, un terzo dei pazienti mostrano disabilità più o meno gravi. E in un anno, nel Pordenonese sono circa 800 le persone che subiscono un attacco di ictus. A Sacile, dallo scorso anno sono già presenti dei posti letto di degenza riabilitativa intensiva. «Siamo finalmente riusciti a creare – ha rimarcato il direttore della Medicina riabilitativa nelle sedi ospedaliere di Pordenone e di Sacile, Fabio Sartor –, per la prima volta nella nostra Area vasta, una struttura esclusivamente dedicata alla riabilitazione intensiva. La convinzione che la collocazione più idonea per le attività di riabilitazione fosse una struttura tutta dedicata alla fase post acuta di malattia a Sacile, si è rivelata corretta. Solo in questo modo è possibile garantire un adeguato sviluppo al progetto riabilitativo individuale, ossia a quel piano generale che indica, dopo un’attenta valutazione, gli obiettivi e le aspettative dei pazienti e dei loro familiari così come gli obiettivi attesi dal team dei professionisti della riabilitazione». Per il primario Giorgio Siro Carniello, direttore del reparto di Medicina, Sacile, ancora una volta, mira quindi a configurarsi come il luogo della ricomposizione e dell’integrazione delle culture, delle competenze e delle responsabilità dei servizi sanitari e sociali, nel rispetto dell’unitarietà e della centralità della persona.
Mario Modolo
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