Sacile, affreschi da salvare e si pensa al trasloco per l’assemblea civica

SACILE. «Le sedute del consiglio comunale mettono a rischio la sala degli Imperatori a palazzo Ragazzoni». Affreschi rinascimentali vulnerabili e l’appello al trasloco è dell’architetto Maria Grazia Gargan.
Le perdite d’acqua dal condizionatore d’aria nella seduta di fine giugno dell’assemblea civica hanno fatto calare il de profundis sulla sicurezza delle pareti “pictae” dai pennelli della scuola di Montemezzano.
«Consigli comunali nella sala del Ballatoio oppure nella sala del caminetto del Ragazzoni, dove erano in origine – ha consigliato all’amministrazione la progettista Gargan, noto architetto, che ha il filo diretto con la Sovrintendenza alle belle arti Fvg –. Gli affreschi cinquecenteschi sono un patrimonio collettivo che va tutelato al massimo: è un peccato mortale metterli in pericolo. La gente si appoggia alle pareti e il disastro è annunciato».
I lavori di riatto 2014 di un milione e 230 mila euro hanno aumentato la spesa, poi, con il cantiere dedicato alla scalinata esterna (da rifare dicono i tecnici comunali per evidenti problemi di infiltrazioni dopo l’intervento di due anni fa) di circa 60 mila euro.
Per ritrovare l’ “allure” della magione cinquecentesca dei veneziani Ragazzoni e del mitico Iacomo, dopo gli sfregi e l’alterna sorte, il palazzo è al centro degli investimenti del Comune di Sacile e Regione Fvg.
É stato il microcosmo delle teste coronate di mezza Europa, cortigiani e letterati ospiti nell’età aurea di Veronese e Montemezzano, che hanno lasciato traccia nelle memorie sacilesi.
La “domus” rilancia il suo fascino dopo che intere parti sono state demolite negli anni Trenta e Settanta: affreschi lasciati a terra per dieci anni come fossero rottami, manipolazioni e altri vandalismi. I programmi mettono in conto il restauro del terzo lotto nel 2016-2017: cappella gentilizia, ala attigua e sede a pianoterra della Pro Sacile. L’investimento sarà di circa 850 mila euro e il Ragazzoni lascia in lista d’attesa i “lifting” a palazzo Ettoreo e San Gregorio.
Il terzo lotto riguarda l’ala di piazzetta Romagnoli: ultimo atto per ridare bellezza al palazzo. Per gli affreschi, invece, il recupero è stato realizzato parzialmente nel salone degli Imperatori: la Fondazione Crup staccherà un assegno per andare avanti con l’operazione.
«Manca un affresco nella sala degli Imperatori: è stato venduto e si trova nel museo di Dresda – ha ricordato Gargan –. Sarebbe ottimo riacquistarlo».
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