Rubate 200 marmitte nell’azienda di ricambi

CAMPOFORMIDO. Maxi-furto da circa ventimila euro ai danni della Commerciale Battel di Basaldella (frazione di Campoformido). Sabato sera, tra le 22.30 e le 23, i ladri sono entrati nel perimetro dell’azienda, che ha sede in via della Fonderia, hanno forzato la porta del magazzino e, una volta dentro, si sono diretti verso le casse che contengono le marmitte catalitiche e sono poi riusciti a rubarne circa duecento.
Sono, evidentemente, di pezzi preziosi per i malviventi e il titolare dell’attività, Gianni Battel, spiega perché: «Si tratta di un nuovo business che, a quanto pare, ha preso piede da un po’. All’interno del catalizzatore sono presenti, infatti, metalli nobili (platino, palladio e rodio) che, rivenduti, possono fruttare molto. Un chilogrammo di rodio, solo per fare un esempio, può valere fino a 60 mila euro. In sostanza – precisa – il peso al grammo di alcuni di questi metalli può essere superiore a quello dell’oro».
Quando scatta l’allarme, proprio come è avvenuto sabato, il titolare si precipita sempre a controllare. «Purtroppo quel giorno – chiarisce lo stesso Battel – ero via e sono arrivato un po’ in ritardo rispetto al solito. Da quello che ho potuto ricostruire – riferisce – i “soliti ignoti” sono rimasti all’interno del capannone una mezz’oretta». Sono andati dritti al loro obiettivo, le marmitte, appunto e non hanno toccato altro.
Non sembra che le telecamere di videosorveglianza, che pure ci sono, possano offrire particolari spunti per le indagini: «Sì, le abbiamo – dichiara ancora Battel – ma, dopo una prima visione, non sembrano aver ripreso gran che». In ogni caso, per l’azienda di Basaldella, si tratta di un danno piuttosto ingente, anche perché il ritiro delle marmitte da parte di un’azienda specializzata era già stato programmato.
Sull’episodio ora stanno indagando i carabinieri della stazione di Campoformido, guidati dal maresciallo Giovanni Sergi.
Furti di marmitte di recente si sono registrati anche in altre parti d’Italia dove sono state colpite anche automobili che erano state lasciate semplicemente in sosta in strada. Ladri tutt’altro che maldestri avevano strappato i catalizzatori dalle marmitte. Un singolo furto di questo genere può arrivare a fruttare, in media, anche un centinaio di euro. Ecco perché, dopo i furti di rame, questa sembra essere la nuova frontiera per i malviventi specializzati nel “settore auto”.
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