Rsa chiusa alla Scrosoppi dimessi tutti gli ospiti Spazio a un reparto Covid

TOLMEZZO. Alla casa di riposo San Luigi Scrosoppi di Tolmezzo emergono nuovi contagi: altri 18 ospiti sono risultati positivi nei giorni scorsi al Covid19, perciò il loro totale sale ora a 46. I decessi tra gli ospiti positivi al Covid 19 sono finora sei. L’Rsa (che si trovava nella stessa struttura) è stata frattanto chiusa e al suo posto è stato creato un reparto Covid. A spiegarlo è il sindaco, Francesco Brollo. «Nella Rsa erano rimaste una quindicina di persone (sui 22-25 posti disponibili che ci sono in genere). Sono stati dimessi coloro che potevano essere mandati a casa, qualcuno è passato in casa di riposo. È vero che non c’è l’Rsa però è anche vero che, riflettendo con chi sa di più di questi temi, essendo tutto più rallentato in ospedale, che c’è anche un minore afflusso. E si tratta di una situazione di emergenza». In casa di riposo ai 28 precedenti ospiti positivi se ne aggiungono altri 18. I decessi sono stati in tutto 5 finora. Il dottor Paolo Agostinis si coordina con la direzione aziendale e supervisiona la situazione.
Proseguono intanto i continui monitoraggi su ospiti e personale della struttura a più riprese sottoposti a tampone. La prima positività individuata era emersa in casa di riposo il 17 ottobre e riguardava un operatore sanitario, risultato allora positivo al tampone. Quando era giunto il responso, la verifica nelle ore successive era subito scattata anche relativamente a tutti gli ospiti dei reparti in cui aveva lavorato l’operatore e a tutto il personale. Tra gli ospiti era emersa una positività. Era stata coinvolta l’azienda sanitaria con la quale erano stati avviati vari giri di tamponi nella struttura sia a tutti gli ospiti che al personale.
La velocità con cui i positivi tra gli ospiti avevano presto preso a salire (a 3 poi a 10, poi a 23), abbinata all’alto numero di contagi a un certo punto riscontrato dai test pure tra gli operatori, aveva fatto dubitare di un problema nell’esecuzione dei tamponi. Le ulteriori verifiche condotte con nuove prove avevano ridimensionato molto quelle cifre. Frattanto, si è giunti ai numeri attuali e a una situazione molto delicata.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto