Ronchi cerca voli low costper ovviare ai tagli dell’Alitalia

Parte la caccia ai low cost privati per collegare meglio Ronchi e Fiumicino. Dopo l’annuncio di Alitalia, che ha cancellato due voli per la capitale e uno per Napoli, la Regione passa al contrattacco. Il presidente dello scalo, Roberto Dipiazza dice: «È il mercato che determina rotte e priorità. E Alitalia ha puntato su cinque scali». Rassegnato? Macché. «Pronto ad accelerare la gara per la gestione esterna del 49% dell’aeroporto», aggiunge l'assessore Riccardi.
di Tommaso Cerno

UDINE. Parte la caccia ai low cost privati per collegare meglio Ronchi e Fiumicino. Dopo l’annuncio di Alitalia, che ha cancellato due voli per la capitale e uno per Napoli, la Regione passa al contrattacco. Ma se l’assessore ai trasporti, Riccardo Riccardi, sul piano ideale sostiene la polemica scatenata dal presidente dello scalo, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, sul piano pratico cambia strategia. «Incontrerò il ministro Matteoli – dice – con cui avevamo già avviato un dialogo, ma so bene che di questi tempi sarà difficile ottenere qualcosa da Roma. Non possiamo pretendere che lo Stato paghi quei voli. È il mercato che determina rotte e priorità. E Alitalia ha puntato su cinque scali».


Rassegnato? Macchè. «Pronto ad accelerare la gara per la gestione esterna del 49% dell’aeroporto – aggiunge Riccardi –. E’ la strada che consente di cercare, e trovare, compagnie private che coprano le tratte principali con l’Italia: penso a Roma, che è stata depotenziata, ma anche a Milano e a Napoli. Saranno le nostre priorità».


Ma per il deputato friulano Ivano Strizzolo (Pd) la soppressione di voli Alitalia da e per Ronchi «è la facilmente prevedibile conseguenza del pasticcio messo a punto dal Governo Berlusconi», denuncia aggiungendo che la nuova compagnia aerea «ha portato al paradossale e dannoso risultato che gli aeroporti medio-piccoli come quello di Ronchi dei Legionari vedono ora ridotti i voli e aumentati i prezzi dei biglietti».


Ricordando di aver presentato sulla vicenda un'interrogazione il 16 settembre scorso, Strizzolo aggiunge che il Governo «non ha dato alcuna risposta, tanto ora sono i cittadini e le casse dello Stato che pagheranno due volte la disastrosa operazione Alitalia. Anche i rappresentanti del Centrodestra regionale - conclude - si facciano sentire in quel di Roma».


Prima di arrivare la bando, la Regione sta attendendo la perizia – chiesta attraverso il Tribunale di Trieste – per giungere a una quotazione dello scalo su cui costruire la base d’asta. Poi il meccanimso sarà lo stesso utilizzato per sostituire i voli della compagnia di bandiera su Milano. Traguardo ottenuto in tempi brevissimi dopo l’abbandono di Alitalia, a cui si vuole far seguire un secondo importante obiettivo, quello del collegamento con l’aeroporto milanese di Linate.


Scenario che passa attraverso un «rapporto diverso tra gli attuali azionisti», ha spiegato Riccardi, «sul quale esiste piena condivisione di tutto il sistema pubblico che oggi detiene le quote della società di gestione dell’aeroporto». Infatti esiste la piena volontà, conferma lo stesso assessore, «di procedere con urgenza per mettere sul mercato il 49% del pacchetto azionario; un processo articolato che necessariamente deve partire dall’individuazione del valore vero dell’aeroporto di Ronchi.

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