Rogo alla fabbrica di vernici Operaio rimane intossicato

Ditta esterna stava saldando un soppalco: sono caduti residui incandescenti  Un 41enne di Chiarano ha tentato di spegnere l’incendio e ha inalato il fumo



Un saldatore di 41 anni è rimasto lievemente intossicato ieri mattina nel tentativo di spegnere il rogo divampato intorno alle 10.30 nella fabbrica di vernici Cubik service srl in via Maestri del lavoro a Pasiano.

L’operaio lavorava insieme con un collegha per conto di una ditta esterna, la Mgn impianti di Meduna di Livenza, che ieri era impegnata nell’installazione di un soppalco all’interno dello stabilimento pasianese. Ha inalato il fumo sprigionatosi dal rogo, mentre cercava di domare le fiamme. Prontamente soccorso sul posto dai vigili del fuoco e dall’équipe del 118, giunta in ambulanza, l’operaio – originario della Serbia e residente a Chiarano, in provincia di Treviso – ha poi rifiutato il ricovero ospedaliero.

Dalla fabbrica, specializzata nella verniciatura e nella coibentazione di materiale legnoso e plastico, si è levata una colonna di fumo neroI carabinieri sono stati avvisati da un residenti, ma l’allarme al 115 è stato lanciato dalla fabbrica. Sul posto sono intervenuti in forze i vigili del fuoco da Pordenone, San Vito al Tagliamento e dal distaccamento di Motta di Livenza, con 9 mezzi e 20 uomini.

L’incendio ha interessato in particolare i filtri del sistema di areazione nella cabina di verniciatura. Grazie al massiccio e tempestivo intervento dei vigili del fuoco, il rogo del macchinario e del materiale che era accatastato nelle vicinanze è stato contenuto e arginato.

Le fiamme sono state subito domate dai pompieri, dopodiché sono cominciate le operazioni di smassamento, che si sono protratte invece diverse ore. A complicare le operazioni, gli spazi angusti e bui dell’impianto.

Il Nia, nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco di Pordenone, ha avviato le indagini per individuare l’origine del rogo e per approfondire le cause dell’innesco

I carabinieri della stazione di Prata hanno appurato nel frattempo che durante le operazioni di saldatura da parte della Mgn (ditta che opera nel settore della componentistica e accessori per mobilifici) residui di materiale ferroso incandescente sono caduti sopra al sistema di filtraggio dei fumi, innescando le scintille che hanno provocato poi l’incendio.

I carabinieri hanno precisato che il danno, coperto dall’assicurazione, non è stato ancora quantificato. Nella zona non sono state riscontrate tracce di inquinamento ambientale a seguito dell’incendio. —



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