Ritrovata a Padova la ragazza scomparsa

Finita la “fuga” di Elisa: i genitori sono andati a riprenderla nella questura della città

SACILE. «Hanno trovato la nostra Elisa e l’andiamo a prendere a Padova». È stato un grido quello della mamma Enea a suo marito Massimiliano Pongan dopo sei giorni di angoscia: quando, ieri alle 18.30, nella casa Ater a San Michele è squillato il telefono. La quindicenne Elisa Antoniolli era scomparsa venerdì scorso dal reparto di pediatria, nell’ospedale di Pordenone: la sua fuga è finita ieri.

«Mi ha chiamata la questura di Padova – ha raccontato Enea al cellulare durante il viaggio verso Padova –: mia figlia sta bene e questo vale un miracolo di Natale. Non so ancora dove sarà accolta: forse in ospedale».

La ragazzina aveva fatto perdere le sue tracce sette giorni fa e il primo appello, domenica scorsa, era stato quello di Massimiliano Pongan. «Elisa Antoniolli ha 15 anni e si è allontanata dal reparto di pediatria dell’ospedale di Pordenone con Davide il suo ragazzo di 23 anni – aveva scritto Pongan su Facebook –. Sono entrambi irreperibili e siamo molto preoccupati. Elisa frequenta il Marchesini a Sacile e abbiamo chiesto aiuto alle forze dell’ordine che stanno conducendo le indagini sul caso».

I cellulari dei ragazzi suonavano a vuoto, ma c’era stato un avvistamento in un quartiere malfamato a Padova e un altro dalla Germania. Giorni e ore di angoscia, quelle vissute dalla famiglia, fino a ieri. «Elisa sa quanto le voglio bene – ha continuato la mamma -. Ringrazio con tutto il cuore chi ci è stato vicino».

Un amore “difficile”, un’adolescenza inquieta e poi, l’epilogo dei conflitti era stata la scelta della fuga. «Se qualcuno sa qualcosa non indugi: ogni informazione è preziosa – aveva rinnovato ogni giorno gli appelli Pongan –. Senza Elisa è un inferno».

Il dramma vissuto dalla famiglia nella casa in via Brigata Menotti a San Michele è stato condiviso dagli amici e dalla scuola Marchesini. «Il primo a farmi coraggio è stato don Graziano De Nardo, il parroco del Duomo – ha detto Enea, che ha lavorato diversi anni per la parrocchia del centro città –. Tanti amici ci sono stati vicini e li ringrazio. Speriamo di recuperare Elisa alla normalità».

Le forze dell’ordine hanno profuso un impegno capillare per ritrovare Elisa e nel frattempo la famiglia aveva pubblicato una sua fotografia su Facebook nel profilo “Sei di Sacile se”, sperando nel tam-tam della rete. Ieri, la ragazzina in fuga ha riabbracciato sua madre.

«Elisa ha bisogno di tornare dalla sua famiglia». Don Fabrizio Mariani parroco di San Michele ha pregato per la quindicenne in fuga e per il fidanzato Davide. «Il nostro è un quartiere con tanti bravi ragazzi – ha continuato don Fabrizio –. Forse possiamo fare di più: è un momento difficile per la famiglia di Elisa e siamo vicini con le preghiere ai genitori». Che sembrano essere andate a segno, con la positiva risoluzione della vicenda.

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