Ristorante Moderno, scelto Mirko Naibo per il “dopo Baldi”

PORDENONE. Alla fine, dal mazzo, è uscita la carta a sorpresa. Sarà Mirko Naibo, dell’Osteria Borgo Ronche di Fontanafredda, il titolare e lo chef del Ristorante Moderno, colui che raccoglierà il testimone da Angelo Baldi, che lo scorso novembre annunciò in esclusiva al Messaggero Veneto la chiusura del suo rapporto di lavoro con i soci della struttura dopo quasi un ventennio di attività.
Non Carlo Nappo, dunque, il creativo chef della Catina e del Podere dell’Angelo, il primo, di recente, ad aprire le porte alle colonnine della ricarica per le auto elettriche, sempre pronto a innovare e a caccia della stella Michelin.
Non la cordata di giovani imprenditori pordenonesi, di diverse categorie, che si sussurra avessero proposto ai soci del Moderno uno chef poco meno che quarantenne, ambizioso e anch’egli in grado di puntare all’ambita stella Michelin.
Alla fine la firma sul contratto l’ha messa Naibo, che ha reso Borgo Ronche, in via Pellico a Fontanafredda, un locale dove si mangia buon pesce e con ottime recensioni.
Gianpiero Zanolin, dell’omonima famiglia che con quelle degli Acco e Faggian dà vita alla Moderno srl, nelle scorse settimane, aveva distribuito a tutte e tre le cordate un’ipotesi di contratto. Evidentemente con Nappo e con i rappresentanti delle categorie economiche non è stato trovato l’accordo su alcune clausole e sulle idee che le persone contattate avevano per rinnovare il Moderno.
Intesa piena, invece, con Mirko Naibo, che con Zanolin condivide il commercialista e che ieri sera ha commentato: «L’unica cosa che spero è di poter riuscire a far bene come e quando merita il Moderno. Ci ho lavorato quando avevo 17 anni, quando c’era il papà di Gianpiero, ci ho fatto una stagione. Adesso torno in due vesti. Sarò titolare con la mia compagna Enrica Rossi e chef».
Quanto al futuro di Borgo Ronche, «ancora non dico niente, se non che andiamo avanti con la realtà che abbiamo, poi vedremo. L’idea, al Moderno, è di mantenere alta la qualità, soprattutto sul pesce. L’unica cosa che porto è la passione, il resto verrà da solo». Sul fronte del personale «stiamo definendo, saremo dai cinque ai sette».
Un futuro all’insegna della tradizione, dunque, per il Moderno, ristorante di buona cucina, con propensione al pesce. Naibo dovrà raccogliere un testimone non facile, quello di Angelo Baldi, e miscelare tradizione e capacità innovative.
Quanto al locale, i lavori stanno procedendo spediti. La saletta riservata, all’ingresso a destra, resterà e sarà multifunzione. A sinistra, il bar con vetrate su viale Martelli, a vista, per creare una sorta di osmosi con la città.
Nel grande salone, a sinistra, ci saranno le nicchie, con illuminazione intima: tavoli e divani per 2-3 persone; al centro, tavoli da quattro, molto grandi; a destra, vicino alle vetrate, tavoli da 2-4 persone. La sala ospiterà 50-60 coperti, la saletta da 10 a 20. Il target del nuovo ristorante punterà alla clientela medio-alta. Apertura prevista a settembre. (a.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto