Riserva, doppiette contro Discipio-Ossena, è guerra

Aviano, il presidente dell’associazione Libera Caccia tira in ballo il caso delle multe «L’intervento in difesa dei cacciatori ha dato fastidio: l’ex direttore ci ha attaccato»
Due cacciatori ripresi durante una battuta. ETTORE FERRARI /ANSA/JI
Due cacciatori ripresi durante una battuta. ETTORE FERRARI /ANSA/JI

AVIANO.

Riserva di caccia di Aviano, non si placa la polemica.

A ridar fuoco alle polveri è il presidente di Libera Caccia Filippo Discipio, il quale sostiene in una nota, come l’attività di controllo da parte del Corpo forestale regionale sulla gestione della Riserva abbia comportato per i cacciatori pesanti multe. Discipio ricorda che «la segreteria di Libera Caccia si è subito adoperata per redigere le memorie difensive a favore dei cacciatori sanzionati, soci e non soci, senza distinzione di tessere associative». «A quanto pare – osserva – questo ha dato fastidio all’ex direttore della Riserva (Giancarlo Ossena, ndr), il quale, inspiegabilmente, anziché difendere i cacciatori, ha attaccato l’associazione Libera Caccia».

Discipio specifica che l’ex direttore Ossena «continua ad attaccare Libera Caccia, tanto da passare dalle minacce velate in consiglio a quelle espresse per strada, tutte segnalate ai carabinieri». Ricordando che Ossena è stato allontanato da Federcaccia, Discipio osserva che le prove di tiro, al contrario di quanto Ossena ha dichiarato, non vengono autorizzate da Federcaccia ma dalla polizia municipale di Aviano. Discipio si chiede per quale motivo l’ex direttore abbia tirato in mezzo Federcaccia. Discipio pone l’ accento anche su altri aspetti dell’operato di Ossena che «ha concesso altane in luoghi assurdi e pericolosi, non ha mai consegnato ai soci copia dello statuto, mentre un ex consigliere per ottenere il bilancio della Riserva ha dovuto rivolgersi a un legale». Episodi che, secondo il presidente di Libera Caccia, confermano come una svolta trasparente sia ancora lontana dalla Riserva di Aviano.

In questi giorni il presidente di Libera Caccia si è attivato anche nei confronti dell’assessore regionale delegato alla caccia, Paolo Panontin, perorando il salvataggio dell’Accademia Faunistica Venatoria al servizio caccia e pesca della Provincia di Pordenone. La nuova legislazione, secondo Discipio rischia di mettere a repentaglio l’esistenza dell’Accademia a vantaggio della Scuola Faunistica di Paluzza. Ipotesi negativa per i cacciatori pordenonesi, i quali sarebbero costretti a frequentare i corsi obbligatori a Paluzza. «Inoltre – sostiene Discipio – verrebbe buttato alle ortiche il bagaglio culturale, didattico e professionale dell’Accademia».

Sigfrido Cescut

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