Rischiano la vita sui binari con le sbarre chiuse

Sacile, macchinista della Venezia-Udine sconcertato per quanto accade in stazione. «In mezz’ora ne ho viste di tutti i colori: la gente va obbligata a usare il sottopasso»

SACILE. «Fermo a Sacile con il mio treno ho visto la gente attraversare i binari con le sbarre abbassate a piedi o in bicicletta: rischiano la vita».

A intervenire su una questione lungamente dibattuta in riva al Livenza stavolta è un addetto ai lavori: Alessandro Radivo, un macchinista che presta servizio sulla Venezia-Udine.

«Non sono soltanto ragazzi ad attraversare sotto le sbarre. Sono stato fermo mezzora e ne ho viste di tutti i colori». Nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme sicurezza per la stazione sacilese nei gruppi Facebook, sottolineando la necessità di chiudere il marciapiede sul lato del passaggio a livello, obbligando tutti a usare il sottopassaggio e fare il giro.

«Non ho proposto di chiudere il passaggio a livello, ma di impedire a chi sale o scende dal treno di arrivare a fine marciapiede e attraversare i binari» ha spiegato il macchinista.

Il problema è noto. Si tratta delle lunghe attese davanti al passaggio a livello con le sbarre abbassate in viale Lacchin, anche per 40 minuti, quando passano tre treni.

«Basta realizzare il sottopasso di San Odorico, oppure imboccare quello di Topaligo e si arriva in un attimo alla parte sud della ferrovia » ha sottolineato un residente in piazzale Libertà.

Il copione che si propone giornalmente è a senso unico: auto in coda in viale Lacchin e pedoni e ciclisti pronti al passaggio sotto le sbarre per evitare le attese. Mancano i controlli continui, anche se i volontari civici passano per monitorare la situazione con gli agenti di quartiere.

«Non si può chiedere a chi proviene da Brugnera, Fontanafredda o Camolli e prende il treno a Sacile di parcheggiare a nord della stazione, in quanto da sud non si può accedere a piedi ai binari – ha valutato la sacilese Rossana Casadio, da sempre attenta questa tematica – È necessario fare in modo che sia garantito il passaggio pedonale in sicurezza a chi viene da sud e non ha a disposizione un sottopasso».

Il passaggio a livello di viale Lacchin, potrebbe essere eliminato: in parallelo all’apertura del cantiere della Gronda est, ma non prima del 2019.

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