Rischia lo sfratto, la Caritas di San Pietro medierà con Ater

CORDENONS. Avrà l’aiuto della Caritas di San Pietro come mediatrice nella trattativa con l’Ater la mamma di Cordenons, sola, con due figli minori, che ha ricevuto un’ingiunzione di pagamento di mille...

CORDENONS. Avrà l’aiuto della Caritas di San Pietro come mediatrice nella trattativa con l’Ater la mamma di Cordenons, sola, con due figli minori, che ha ricevuto un’ingiunzione di pagamento di mille euro, di cui 700 circa per spese legali. Vive con 750 euro al mese, tra gli assegni familiari che le passa l’ex compagno e padre dei suoi figli e il sostegno minimo al reddito, ed è preoccupata di non farcela a pagare nemmeno a rate e di perdere l'alloggio. È senza rete familiare e non saprebbe dove andare a vivere. Disperata, aveva raccontato la sua storia al Messaggero Veneto. «La prossima settimana – dicono dalla Caritas – accompagneremo la signora all’Ater per capire come si può risolvere la situazione e se riusciremo ad aiutarla con le spese». La donna e i suoi figli sono seguiti da anni dai servizi sociali dell’Ambito e dalle Caritas parrocchiali: prima da quella di Santa Maria Maggiore, di recente da quella di San Pietro. Le Caritas l’hanno aiutata con borse spesa e il pagamento di alcune bollette. I servizi sociali incontreranno la donna nei prossimi giorni.

Intanto in redazione sono arrivate le prime offerte di aiuto da parte di alcuni lettori, che hanno raccolto l’appello a trovare un lavoro. In particolare, un imprenditore del Pordenonese, si è offerto di saldare quanto dovuto all’Ater e di aiutare la donna a trovare un’occupazione. «Due anni fa mi sono trovato in una situazione economicamente difficile – ha raccontato – Nessuno mi ha aiutato: sono ripartito da solo credendo in me e oggi sono tra quei fortunati che vivono bene. Non faccio nulla di eccezionale aiutando chi sta peggio di me, dovremmo farlo tutti». Altre due lettrici si sono offerte di regalare alla famiglia capi di abbigliamento per i bambini. L'appello sta girando anche sui social: diversi cittadini sono disponibili a dare il loro contributo.

Per ogni aiuto il riferimento è il numero di telefono della redazione, lo 0434 238811, o l'indirizzo mail pordenone@messaggeroveneto.it. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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