Ripresa dopo l’incendio l’attività della Olimpias

Nello stabilimento di Travesio sono ora in funzione 70 telai sui 120 totali Ciclo continuo su tre turni con due terzi dei dipendenti a rotazione mensile
FOTO MISSINATO - INCENDIO TRAVESIO
FOTO MISSINATO - INCENDIO TRAVESIO

TRAVESIO. Settanta telai in attività, turni a ciclo continuo, al lavoro anche la domenica: è tornata così in attività la produzione allo stabilimento Olimpias di Travesio, dopo l’incendio, causato da un corto circuito elettrico, che il 23 marzo scorso ha compromesso circa metà dei 120 macchinari della sala di tessitura. Già il giorno dopo l’incidente gli operai si erano resi disponibili a lavorare per cominciare a riportare un po’ d’ordine, con l’obiettivo, proprio anche dei dirigenti, di riavviare al più presto la produzione e rispettare le consegne (di una certa rilevanza, visto che l’azienda lavora anche per il gruppo Benetton).

E proprio questa determinazione ha consentito una graduale ripresa: inizialmente a turno, poi con un’apertura sei giorni su sei. Dalla scorsa settimana è stato avviato il ciclo continuo su tre turni, che impegnano a rotazione mensile due terzi dei dipendenti, mentre la parte restante usufruisce della cassa integrazione. La decisione di lavorare anche la domenica è stata presa per sfruttare al massimo la forza lavoro e i macchinari ancora utilizzabili. Quelli danneggiati dovranno, invece, subire la verifica della ditta costruttrice: una prima valutazione fa supporre che una parte (una ventina) dovrà essere sostituita, mentre l’altra probabilmente soltanto riparata. In quell’occasione saranno aggiornate secondo le ultime normative anche le condotte di aerazione delle aree interessate dall’incendio. Questo non perché non fossero precedentemente a norma, ma per adeguarsi alle più recenti disposizioni, visto che le strutture attualmente in uso risalgono a circa 12 anni fa.

I sistemi di sicurezza dell’azienda, infatti, non sono stati mai messi in discussione: l’impianto antincendio ha funzionato correttamente, così come il piano di evacuazione svoltosi come da manuale, segno che le esercitazioni in questo campo seguono regole ferree. L’obiettivo ora è ripristinare quanto prima almeno un altro modulo di telai, ovvero 24 macchinari, e arrivare così a 94. La decisione dipenderà anche dalla risposta dell’assicurazione, sulla base della quale saranno effettuati i primi investimenti. Nel frattempo, la produzione continua grazie all’ottimizzazione delle risorse e alla collaborazione di ditte esterne alle quali la Olimpias ha affidato la lavorazione di propri filati.

Erica Rizzetto

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