Rinvenuta una terza bomba d’aereo alla Transalpina di Gorizia

Il Comune di Nova Gorica ha fatto sapere che sono in corso ulteriori accertamenti. La bomba verrà interrata in attesa dell’intervento di messa in sicurezza previsto per domenica 17 marzo

Stefano Bizzi
La terza bomba, stavolta da 100 kg, emersa a Gorizia
La terza bomba, stavolta da 100 kg, emersa a Gorizia

Una terza bomba inesplosa è stata trovata giovedì mattina nel corso delle attività di bonifica legate al cantiere della stazione ferroviaria di Nova Gorica. Si tratta sempre di una bomba d’aereo della Seconda guerra mondiale ma è più piccola rispetto le due venute alla luce nei giorni scorsi, entrambe da 250 kg.

Gli agenti del Nus, l’Unità statale per la protezione dagli ordigni inesplosi, l’hanno rinvenuta a una trentina di metri a nord del valico di Salcano.

In una nota il Comune di Nova Gorica ha fatto sapere che sono in corso ulteriori accertamenti, ma che la bomba è sotto controllo e che una volta identificata, come le precedenti, verrà poi interrata in attesa dell’intervento di messa in sicurezza previsto per domenica 17 marzo.

In ogni caso, i lavori nell’area della Transalpina e la circolazione ferroviaria proseguono senza ostacoli, ma il personale del Nus continua a ispezionare il terreno sul lato nord della stazione con metal detector di profondità e geo-radar.

Gli altri due ordigni

La prima bomba è emersa lo scorso 26 febbraio: un residuato bellico di 250 chili, di fabbricazione inglese e risalente alla Seconda guerra mondiale. È stato rinvenuto a poca distanza da quello precedente dai tecnici che si stanno occupando dei carotaggi nell’ambito dei lavori per la riqualificazione della stazione ferroviaria.

In questa zona i bombardieri britannici pare abbiano scaricato, intorno alla stazione, qualcosa come 120 bombe. 

Il 29 febbraio era spuntato il secondo ordigno: si tratta, sempre, di una bomba aerea inesplosa risalente ai tempi della Seconda guerra mondiale. Si trovava ad una distanza di una cinquantina di metri dal residuato riemerso per primo, in direzione della Castagnavizza, sotto un massiccio palo di metallo.

Ma c’è un elemento diverso: la produzione non è britannica bensì statunitense e la spoletta meccanica appare in buone condizioni, migliori rispetto alla prima. Il peso è sempre di 250 chilogrammi.

L’evacuazione

Domenica 17 marzo per l’operazione di messa in sicurezza il Comune copierà lo stesso schema del luglio scorso, adattandolo alla conformazione di oggi con le tre bombe. Verrà applicato un raggio di 600 metri per l’evacuazione. Anche se è presto per fornire numeri, dalla parte italiana dovranno lasciare temporaneamente l’abitazione circa 1200 persone.

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