Rinunce dei nuovi dirigenti Torna il rischio reggenze

«Rischio reggenze per le dirigenze delle scuole pordenonesi e di altri istituti regionali». Adriano Zonta, vertice sindacale del Friuli Venezia Giulia di Flc Cgil, indica quattro rinunce alle nomine negli istituti regionali dei vincitori di concorso a dirigenti scolastici: le prime due sono state quelle di Maria Pia Savarino di Palermo e Daniela Donnini Macciò di Firenze agli atti dell’Istruzione. «La rinuncia nel comprensivo di Prata è della vincitrice di concorso Giuliana De Simone – ha spiegato Zonta –. Anche al comprensivo di Ronchi dei Legionari si profila la rinuncia della vincitrice di concorso Rossella Raimondi. Speriamo che viale Trastevere nomini altri dirigenti». Rinunce in tante regioni e il ministero dell’Istruzione ha nominato una sessantina di neodirigenti per coprire le scuole rimaste senza vertice. Franca Soranzio è l’unica in lista dei neonominati assegnata in Friuli Venezia Giulia.
«La mia rinuncia è dovuta a un insieme di valutazioni personali relative alla mia vita privata in Molise – ha dichiarato ieri De Simone –, nonché alle modalità con le quali è stato gestito tutto il processo di assegnazione alle regioni dei vincitori del concorso per dirigenti scolastici. Nei primi contatti con il comprensivo di Prata ho avuto modo di comprendere la grave situazione di organico presente in quella e anche in altre scuole friulane. Ma non è stata questa la causa determinante della mia decisione di non prendere servizio il 2 settembre 2019».
A livello nazionale tante delle rinunce hanno aperto la fase dei ricorsi al ministero dell’Istruzione. «Il disagio di spostarsi a molti chilometri da casa è evidente e ci sono anche i costi della trasferta di tre anni, per contratto, da mettere nel conto – hanno dichiarato i sindacalisti Flc Cgil –. Va considerato poi il fatto che, per esempio, in Sicilia e altrove ci sono scuole senza dirigente e, magari, se ne avvantaggeranno i nominati nei prossimi anni». A livello territoriale scuole in sofferenza di organici anche in bidelleria e segreteria nei comprensivi a Prata, Cordovado, Spilimbergo, Pasiano, Brugnera, Fiume Veneto, San Vito al Tagliamento. Il sindacato lotta contro le politiche dei tagli. «Pronti alla mobilitazione – ha anticipato Mario Bellomo –. Servono bidelli e amministrativi». Prima campanella il 12 settembre. —
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