Rinasce lo storico hotel Roma progettato dall’architetto Avon

PALMANOVA. Si riproporrà con un nuovo look l’albergo Roma di Palmanova, chiuso dal 15 ottobre. Sono infatti in corso importanti lavori in questa struttura ricettiva che ha vissuto il suo momento clou negli anni Settanta-Ottanta. Ha cambiato diverse gestioni e ora la proprietà dell’immobile, ha deciso di procedere a una radicale ristrutturazione.
«A questo albergo è legata una parte della vita dei miei genitori – spiega la proprietaria Sandra Udina –. Lo hanno acquistato dalla famiglia Mazzilli, all’inizio degli anni Sessanta, mio nonno Giacinto Cossaro, il padre di mia madre Ada, e mio padre Luigi Udina». Si tratta di due uomini notissimi in città: Cossaro aveva un emporio di alimentari in borgo Cividale, punto di riferimento anche per i negozi del circondario, mentre Udina era famoso notaio con lo studio nella città stellata.
L’albergo Roma fu all’epoca distrutto e ricostruito sotto le indicazioni dell’architetto Avon di Udine. Iniziò la sua attività nel 1962, come si evince sfogliando i primi registri degli ospiti.
«La mia famiglia – prosegue la proprietaria – si è sempre occupata dell’immobile, ma sono stati altri a gestire l’albergo. Ricordo in particolare il periodo in cui era seguito da Eros Zanello e dalla moglie Adriana, mentre in cucina davanti ai fornelli armeggiava Beppino (Giuseppe D’Olivo), un cuoco eccezionale in grado di preparare 100 diverse ricette di risotti. All’epoca l’albergo ospitava pranzi e cene per gli eventi importanti della vita, come matrimoni o comunioni, ma anche cene di gala come quelle dei rotariani. Ricordo il fermento di ospiti quando c’erano i giuramenti dei soldati o i concorsi equestri…».
La proprietaria racconta che, dopo la morte della madre, è stata lei a occuparsi della struttura, ma ora si è trovata a decidere se chiudere quest’esperienza, vendendo o riconvertendo l’immobile. «Ho optato invece per una ristrutturazione – racconta con emozione – quasi per un legame affettivo verso genitori e nonni. Non farlo sarebbe stato un po’ come tradirli».
E allora, via ai lavori, supportata in quest’avventura da marito e figli. Le opere, seguite dall’architetto Lorenzo Vanelli, sono avviate e, salvo imprevisti, dovrebbero essere ultimate per la bella stagione. L’hotel manterrà il numero attuale di camere: 31, su tre piani, ma saranno ammodernate, con cambio completo dei pavimenti e dell’arredo (soprattutto quelle al primo piano), la sistemazione delle parti rovinate, il rifacimento dei bagni. Si porrà mano all’intera impiantistica, si introdurrà la climatizzazione, si potenzieranno le reti tecnologiche.
Il lavoro maggiore però riguarderà il piano terra che sarà completamente ridisegnato sia nello spazio esterno dove è prevista la sistemazione dell’area per pranzi o cene all’aperto, sia nella parte interna dove saranno rifatte le cucine, la sala ristorazione, l’ingresso con lo spazio per gli aperitivi e un intimo fogolâr, una sala per riunioni o per rinfreschi destinati a piccoli gruppi.
«Il nostro obiettivo – conclude Sandra Udina – è quello di realizzare una struttura accogliente e al passo con i tempi e già ci sono contatti con i nuovi gestori. Il sogno è quello di riportare il Roma al suo splendore».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto