Rievocazione-bis promossa E si pensa già all’edizione 2020

Palmanova 7 Settembre 2019. Rievocazione storica. © Foto Petrussi
Palmanova 7 Settembre 2019. Rievocazione storica. © Foto Petrussi



Per quanto non graziata dal maltempo, la prima edizione della Rievocazione storica ambientata nel periodo napoleonico ha funzionato. La manifestazione è nata un po’come sfida, di fronte alla decisione di far diventare biennale la manifestazione ambientata nel 600. La necessità di garantire un livello alto di partecipazione di rievocatori a “Palma alle Armi 1605” ha infatti indotto gli organizzatori a programmare ogni due anni la manifestazione: nell’anno in cui non si celebra in Olanda l’evento rievocativo secentesco più grande in Europa.

A questo punto, invece di trasformare anche l’evento palmarino in un’iniziativa biennale, si è deciso di provare a proporre, nell’anno “vuoto”, un evento rievocativo collocato in altra epoca. La sfida è stata colta promuovendo un programma interamente incentrato sull’assedio che Palmanova, all’epoca in mano ai Francesi, subì da parte degli Austriaci, nel 1809.

Commenta il sindaco Francesco Martines. «Credo che, al netto del maltempo che ha fatto saltare gli eventi della domenica pomeriggio, si debba tracciare un bilancio positivo. È stata una manifestazione ottima per i contenuti culturali, per l’eleganza, per la precisione ricostruttiva e per la capacità di animare il centro storico». Riuscito, a suo avviso anche il connubio con le esibizioni degli sbandieratori che hanno portato movimento e festa nel centro cittadino. «Un ringraziamento a chi ha reso possibile questa Rievocazione, ai partecipanti, alla regia di Antonio Gremese, al Gruppo storico di Palmanova che ha curato la logistica, alle associazioni che hanno collaborato».

Soddisfatta anche la vice sindaca con delega al turismo, Adriana Danielis, che riferisce i riscontri positivi dei gruppi partecipanti. «Ottimo – prosegue – anche il gradimento del pubblico. Sono stati circa 1.400 gli spettatori paganti che hanno voluto visitare l’accampamento e assistere alla battaglia». Per Danielis questa è stata una prima prova riuscita: «Fra due anni ci sarà la possibilità di coinvolgere di più le associazioni, la popolazione e ci sarà tempo maggiore per preparare iniziative». Insomma, aspetti da migliorare ci sono, ma le premesse per far crescere questa nuova manifestazione anche. Con la prospettiva di proporre, ad anni alterni, una Rievocazione secentesca e una ottocentesca. —

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