Rientro a scuola, Fedriga: "Il Cts deve scrivere nero su bianco che non c'è pericolo di contagio in classe, poi valutiamo la riapertura"

TRIESTE. «Questa sera si riunirà la Conferenza delle Regioni su mia richiesta e vorrò che il Cts, che ha preso una posizione assolutamente lontana dagli indirizzi politici del ministro Azzolina, scriva nero su bianco che non c'è pericolo di contagio» per il rientro a scuola degli istituti superiori «con il trasporto al 50% e nell'organizzazione dentro e al di fuori dell'ambito scolastico per i ragazzi, dopo di che io apro tutto». Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a Tagadà su La7.

«È un pò troppo facile altrimenti - ha sottolineato - io mi sono preso le mie responsabilità, le ordinanze le ho firmate». «Mi sembra che ci sia molta contraddizione nel governo e nel Cts»: «in questo momento il paese è istituzionalmente nel caos».

Il ricorso dei genitori. Presenteranno nelle prossime ore un nuovo ricorso al Tar contro la seconda ordinanza firmata dal governatore Massimiliano Fedriga, «che blocca ancora una volta la ripresa della didattica in presenza nelle scuole superiori di secondo grado della regione».

Ad annunciarlo è l'avv. Filippo Pesce, che rappresenta lo stesso gruppo di genitori che ha presentato il primo ricorso, accolto dal Tar la settimana scorsa. «Sto predisponendo il testo del ricorso che sarà presentato entro la serata o al più tardi martedì mattina», ha riferito l'avvocato.

«Va subito precisato - ha proseguito il legale - che i firmatari sono soltanto la punta dell'iceberg di un grande movimento di genitori le cui fila si stanno ingrossando in tutta la regione».

L'avvocato Pesce ha anche puntualizzato che nell'iniziativa non vi è «alcun intento polemico o politico, ma soltanto si chiede di tutelare i diritti dei ragazzi anche alla luce degli ultimi dati epidemiologici emersi dal Comitato Tecnico Scientifico di domenica».

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