Ricordo della battaglia di Tarnova

Nel 70º anniversario cerimonie a Gorizia dei reduci della Decima Mas
Bumbaca Gorizia 17.01.2015 Messa Decima Mas Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 17.01.2015 Messa Decima Mas Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Viviamo in tempi di pace da decenni, ma certi ricordi non stingono perché di certe guerre ci sono ancora i protagonisti, con i loro simboli, i loro strascichi e i loro episodi fondamentali. È il caso dei combattenti della Decima Mas nel 70º della battaglia di Tarnova di cui ieri e oggi si celebra l’anniversario a Gorizia. L’evento ci riporta a serie di scontri avvenuti nel gennaio 1945 fra i combattenti della Repubblica sociale appoggiata dalle forze tedesche e l’armata popolare di Liberazione jugoslava a Tarnova della Selva, oggi in Slovenia. Lo scontro si accese quando Tito decise di annientare il presidio fascista della divisione Decima “Fulmine” nell’area boschiva, teatro della battaglia, che faceva capo a Gorizia. Il presidio fu soccorso da truppe provenienti dal capoluogo isontino che permisero ai superstiti di rompere l’accerchiamento. Lo scontro ha assunto, nella memorialistica di Salò, il ruolo di un’azione decisiva per la protezione di Gorizia. Dopo le prime cerimonie di ieri, tutto questo verrà ricordato oggi alle 10 al parco della Rimembranza, dove verranno deposte corone al monumento ai caduti e al lapidario dei deportati civili in Jugoslavia. Alle 11 le onoranze si sposteranno al cimitero civile, dove, dopo l’alzabandiera al cenotafio della Decima Mas, si passeranno in rassegna il monumento ai volontari giuliano-dalmati; la cripta con i resti dei caduti della Decima; il cippo in ricordo dei giovani della Gnr trucidati in località Poggio Poggino; la stele dedicata ai martiri cittadini e ai soldati tedeschi rinvenuti nelle foibe e l’ossario dei bersaglieri del battaglione Mussolini. (e.m.)

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