Ricordati in consiglio a Sacile Alessandro e la famiglia Pocesta

le testimonianzeChiara Benotti / sacile«Tragedie una dopo l’altra a Sacile: non siamo abituati». Città listata a lutto, ieri, con decime di amici di Alessandro Coltro sgomenti, come Alessio Piccoli...

le testimonianze

Chiara Benotti / sacile

«Tragedie una dopo l’altra a Sacile: non siamo abituati».

Città listata a lutto, ieri, con decime di amici di Alessandro Coltro sgomenti, come Alessio Piccoli consigliere comunale e ospite dell’ultimo pranzo di “Ale” lunedì scorso e Isidoro Gottardo che non abdica alla speranza di giustizia, insieme a tanta gente. «Ricordiamo i nostri concittadini che ci hanno lasciato: Coltro, la famiglia Pocesta massacrata e altri sacilesi» è stato intanto detto in consiglio comunale, dove è stato disposto un minuto di silenzio, mercoledì sera, 48 ore dopo la morte di Alessandro.

«Alessandro Coltro era molto conosciuto a Sacile e non lo dimenticheremo – ha detto in aula il sindaco Carlo Spagnol –. Ci ha lasciato a 48 anni e, anche se risiedeva a Nave di Fontanafredda, era un sacilese di nascita e di cuore, con gli amici in città. Siamo vicini alla famiglia».

Poi il richiamo alla famiglia residente nella città del Livenza assassinata in Macedonia.«I Pocesta – ha continuato Spagnol – sono stati barbaramente uccisi durante le vacanze. Manca ancora una sentenza che definirà questo dramma in termini di giustizia».

Quanto ad Alessandro, «tutti lo conoscevamo di vista – ha confermato l’ex consigliere David Bessega –. Era sempre allegro e capace di trasformare il problema della sua malattia in volto in una forza vitale».

Isidoro Gottardo inietta fiducia alla città. «La nostra comunità è sempre stata tranquilla, in pace – ha detto l’ex sindaco e parlamentare –. Fatti come le morti di Coltro e della famiglia Pocesta hanno avuto l’effetto di una deflagrazione emotiva, in tante persone. La solarità di Alessandro è stata più forte del suo svantaggio fisico. Guardiamo con fiducia al lavoro delle forze dell’ordine che sono impegnate per individuare i responsabili della sua morte».

«Alessandro mangiava al bar “77” con il personale: era uno di noi» gli ha fatto eco Alessio Piccoli, titolare del bar-osteria e consigliere comunale, che ha condiviso l’ultimo pranzo di Alessandro: ieri mattina è stato ascoltato dalle forze dell’ordine a Sacile. «Nel nostro locale in viale Lacchin veniva spesso – ha ricordato Piccoli –. Lunedì scorso abbiamo mangiato insieme ai miei collaboratori. Gli avevo prestato l’abbonamento per la partita Udine-Lazio. Siamo vicini alla mamma Liviana e alla figlia adolescente». —

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