Riaprono i sotterranei della biblioteca
La biblioteca statale isontina aprirà (per la prima volta al pubblico) i suoi sotterranei segreti. Lo farà il prossimo lunedì, alle 18, con un evento artistico dal titolo “Krisis”, che si annuncia...

La biblioteca statale isontina aprirà (per la prima volta al pubblico) i suoi sotterranei segreti. Lo farà il prossimo lunedì, alle 18, con un evento artistico dal titolo “Krisis”, che si annuncia come «forte, dirompente e provocante», spiegano gli organizzatori.
A presentarlo, nella galleria d’arte “Mario Di Iorio” della Bsi, saranno il direttore della biblioteca Marco Menato, Ernesto Paulin e Livio Caruso. I due artisti hanno realizzato un’opera d’arte che, dopo lunedì, figurerà in modo permanente negli spazi attigui alla galleria d’arte. Si tratta di un riutilizzo espositivo di stanze dopo secoli di abbandono. «Questo progetto», spiega Menato, «metaforicamente e fisicamente osa riconquistare e trasformare il passato in contemporaneità e speriamo che la sua forza contamini la realtà cittadina, ma anche oltre. Le installazioni dei due artisti hanno trasformato in spazi museali contemporanei le stanze che un tempo erano i sotterranei del palazzo Werdenberg. Dalle profondità oscure della terra, fondamenta del passato, scaturisce ora un messaggio di rinnovamento verso il presente attraverso il linguaggio dell’arte».
I due artisti hanno realizzato un’opera a testa da fondere poi in un’unica installazione formata da elementi naturali e prodotti dall’uomo come legno, spago, pietre, terra e ferro. “Summa” è il titolo del lavoro di Paulin e “Quod remanet” quello scelto da Caruso.
Dopo la presentazione al pubblico, i sotterranei saranno aperti al pubblico per la visita gratuita e guidata negli orari di apertura della galleria, previa prenotazione al numero 0481/580225, da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 18.30, il sabato fino alle 13.
(e.ma.)
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