Riapre la piscina del Tomadini

Ripianati i debiti con la Fondazione, l’Unione nuoto Friuli gestirà ancora l’impianto: si parte a settembre
Udine 14 Giugno 2017 piscina sfratto Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo
Udine 14 Giugno 2017 piscina sfratto Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo
La piscina Tomadini riaprirà i battenti il 4 settembre per i corsisti, mentre l’11 partirà la nuova stagione agonistica. Ripianati i debiti con la Fondazione, l’Unione Nuoto Friuli gestirà ancora l’impianto.


A metà mese, dopo la presentazione del bilancio consuntivo, si procederà a nuove elezioni del consiglio direttivo che si presenterà dimissionario. Un ruolo fondamentale verrà probabilmente rivestito dai genitori dei ragazzi agonisti che per salvare la società a fine giugno, alla scadenza dell’ultimatum della Fondazione, avevano anticipato parte delle quote annuali (circa 200 euro a testa). «Per ora tutto procede per il verso giusto – dichiara il consigliere dell’Unf, Stefano Michelutti –. Siamo regolari con i pagamenti e non c’è stata alcuna fuga di iscritti».


Il peggio, insomma, sembra essere passato. Oltre il 90% dei 200 agonisti, tra nuotatori, ragazze del sincronizzato e pallanotisti, hanno confermato l’adesione, mentre il 30% dei restanti 800 corsisti – rende noto Michelutti – hanno prenotato il posto per la nuova stagione. «È un dato che ci fa ben sperare – dice il consigliere – anche perché siamo partiti in ritardo visto che non potevamo dare certezza fino a fine giugno del nostro futuro». Ma l’attenzione è rivolto ora ai costi di gestione, quelli che avevano messo in crisi la società: circa 12 mila euro di affitto al mese a cui si vanno a sommare le spese di luce e gas. «L’11 settembre faremo la conta degli iscritti. In base a quanti saremo – spiega – vedremo se la quota annuale necessiterà di un piccolo aumento». Secondo una prima stima l’incremento per gli agonisti dovrebbe aggirarsi sui 50 euro «ma non è escluso che in cambio gli stessi genitori versino di loro spontanea volontà i 4 euro della tassa per ogni gara a cui parteciperà il loro figlio, sostituendosi alla società che prima si faceva carico di questa spesa», sottolinea Michelutti.


Il ricambio all’interno del consiglio d’amministrazione dell’Unf è un’ipotesi più volte caldeggiata dal presidente del Tomadini, don Luigi Segatto. «Potrebbe essere la chiave di volta – concorda Michelutti – per un cambio di passo. Presenteremo sul tavolo le nostre dimissioni per lasciare spazio a cinque nuovi consiglieri scelti tra i genitori. Da anni auspichiamo l’ingresso di altre persone. Ma quando c’è da assumersi le responsabilità spesso qualcuno si è tirato indietro promettendo di dare un aiuto esterno». I genitori in una lettera inviata al nostro giornale a luglio avevano ribadito la volontà di non tirarsi indietro con l’obiettivo di «rimodulare i ricavi, trovare nuovi utenti, verificare la possibilità di attuare una spending review, contenere l’aumento dei costi delle iscrizioni, ricercare nuovi sponsor soprattutto per l’attività agonistica, ricercare collaborazioni sportive anche per valorizzare le aree dell’impianto sottoutilizzate e che potrebbero essere dedicate a pallacanestro, calcetto, volley e ginnastica e infine lavorare per una migliore collaborazione tra gli impianti del Tomadini e di Villa Primavera di Campoformido, entrambi in gestione all’Unione Nuoto Friuli».


«In quest’ottica – conferma Michelutti – sono stati presi contatti con l’Ateneo di Udine per dare spazio alle attività degli universitari».


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