Riaperto lo svincolo per la rotonda

Gorizia, chiuso dal novembre 2010 consente l’accesso diretto per chi proviene dal raccordo. Boccata d’ossigeno per il traffico
Gorizia 26 aprile 2012 Autovie Venete. Posa dell'arco del secondo ponte sulla rotonda si Sant' Andrea a Gorizia. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press / Ferraro Simone
Gorizia 26 aprile 2012 Autovie Venete. Posa dell'arco del secondo ponte sulla rotonda si Sant' Andrea a Gorizia. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press / Ferraro Simone

GORIZIA. Da ieri è stato ripristinata a Sant’Andrea l’uscita “naturale” dalla Gorizia-Villesse: quella che prevede l’accesso diretto dal raccordo, attraverso la rampa, alla rotonda. Un’ulteriore buona notizia per la viabilità goriziana, a un mese di distanza dalla riapertura, lo scorso 3 maggio, della rampa d’accesso che dalla stessa rotonda di Sant’Andrea permette di immettersi direttamente sul raccordo.

Il “naturale” accesso da Gorizia al raccordo era chiuso dal novembre del 2010 per consentire l’esecuzione dei lavori e la realizzazione dei due nuovi ponti ad arco. Si può dire dunque che con l’apertura della rampa tra raccordo e rotonda si torna alla normalità per gli automobilisti che dal capoluogo isontino devono immettersi sulla bretella autostradale, così come per coloro che devono uscirne e che non dovranno più utilizzare l’uscita provvisoria.

Bisognerà aspettare ancora, invece, per la riapertura del secondo “semicerchio” della rotonda, quello corrispondente al secondo ponte strallato ad arco che era stato posizionato a fine aprile. Devono ancora essere avviate, infatti, le operazioni di collaudo, con prove di carico e radiografie, sul ponte.

Una volta eseguiti i collaudi e le radiografie sul manufatto, potrà arrivare il via libera per renderlo percorribile dai veicoli. Soltanto a quel punto, dunque, la rotonda di Sant’Andrea potrà essere interamente riaperta e l’assetto della viabilità sarà di fatto quello definitivo, in attesa del completamento dei lavori sul raccordo.

La riapertura della rotonda consentirà sicuramente di snellire il flusso veicolare che attualmente è incanalato solo su uno dei due semicerchi (quello dalla parte opposta al confine) con un provvisorio doppio senso di marcia e il collocamento dei “new jersey” temporanei a metà carreggiata.

L’intervento di trasformazione in autostrada della Gorizia-Villesse sta proseguendo in linea con il cronoprogramma e secondo le previsioni ribadite nelle scorse settimane dall’assessore regionale ai trasporti, nonché commissario delegato per A4 e raccordo, Riccardo Riccardi, si stima di poter ultimare i lavori entro il primo semestre del 2013.

I lavori per la trasformazione in autostrada dei 17 chilometri della Gorizia-Villesse sono iniziati nel dicembre del 2009 e l’investimento complessivo è di 183 milioni di euro. Un intervento di adeguamento sulla cui tempistica ha influito positivamente la dichiarazione, nel settembre del 2008, dello stato di emergenza per la A4 e per il raccordo stesso, con l’ordinanza firmata dal presidente del Consiglio che ha trasferito le competenze a un commissario delegato con pieni poteri operativi.

Il nuovo raccordo sarà un vero e proprio tratto autostradale, ben diverso dalla stretta “bretella” realizzata quarant’anni fa (la carreggiata era di appena 14 metri e mezzo) . Il nuovo raccordo avrà una larghezza di 25 metri con tre corsie per ogni senso di marcia, compresa quella d’emergenza.

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