Riaperto il rifugio Nordio dopo la ricostruzione via con nuovi gestori

MALBORGHETTO È stato riaperto con la nuova gestione il rifugio “Fratelli Nordio e Riccardo Deffar” – a Sella Lom, nell’alta Valle di Ugovizza. Ricostruito dopo l’incendio che lo devastò due anni fa,...

MALBORGHETTO

È stato riaperto con la nuova gestione il rifugio “Fratelli Nordio e Riccardo Deffar” – a Sella Lom, nell’alta Valle di Ugovizza. Ricostruito dopo l’incendio che lo devastò due anni fa, sabato scorso, con una semplice cerimonia, è tornato un riferimento per gli escursioni. Erano in molti ad augurare buon lavoro ai gestori, i tarvisiani Liana Spitali, Lucio Ben e la figlia Martina. Con i dirigenti della Società Alpina delle Giulie di Trieste che ha la proprietà della struttura c’erano il vicepresidente del consiglio regionale Stefano Mazzolini, il tenente colonnello dei carabinieri forestali Fabrizio Terlicher in rappresentanza del Fec (Fondo edifici del culto), proprietario del terreno e gli amministratori dei comuni di Malborghetto – Valbruna con l’assessore Alberto Busettini e Tarvisio, con il sindaco Renzo Zanette e l’assessore Mauro Zamolo. Il rifugio è presente sui monti di Ugovizza sin dal 1925. In quell’anno il capanno di caccia appartenuta al re di Sassonia, fu riadattato dalla Società alpina delle Giulie come rifugio per sciatori. Nel 1929, fu smantellato e rimontato in una posizione più elevata due chilometri più in alto dove rimase fio a quando, nel 1939, un incendio la distrusse. Alla fine della seconda guerra mondiale, l’Alpina delle Giulie ridiede vita al rifugio adattando due ex magazzini del Genio militare alla confulenza della Val Uqua con la Val Pleccia e la nuova struttura venne inaugurata nell’ottobre 1948. Il 29 agosto 2003, fu danneggiato dall’alluvione e demolito dalla Protezione civile per fare posto a un grande alveo del torrente Uqua in grado di far fronte alle piene. Quindi, la sua ricostruzione a Sella di Lom a 1400 metri di quota, con l’inaugurazione del 13 luglio 2013. Purtroppo, a febbraio del 2016 i gravi danni arrecati dall’incendio ed ora, finalmente, il rifugio è nuovamente una realtà che arricchisce la stupenda valle dell’Alpe di Ugovizza. —



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