Riaperte Giunti e Feltrinelli Lavorano i negozi per bambini

«I clienti rispettano le regole, entrano a turno e mantengono le distanze» E c’è chi ha inventato la “televendita”: «Mostro i prodotti con il telefonino»

Alessandro Cesare

Con il passare dei giorni cresce il numero di negozi aperti nel centro di Udine. E anche quelli che non hanno ancora la possibilità di alzare le serrande, si inventano il modo per far entrare (virtualmente) i clienti.

Ieri è ripartita la Feltrinelli di galleria Bardelli, una settimana in ritardo rispetto alle altre librerie cittadine. Gli udinesi hanno dimostrato di apprezzare e il via vai è iniziato fin di prima mattina. Ingressi scaglionati (non più di sette persone alla volta), con mascherina e guanti, i clienti si sono dimostrati rispettosi delle regole, mantenendo la distanza interpersonale di un metro. «Abbiamo ricevuto molti messaggi – racconta la responsabile del punto vendita – e ci siamo commosse con tutto l’affetto dimostrato dai nostri clienti». Per ora la libreria è aperto dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19. «Facciamo l’orario spezzato, sanificando i locali sia al mattino prima di aprire, che a metà giornata. Per ora tutti rispettano le regole e non ci sono stati problemi». Il primo libro venduto dopo la riapertura è un romanzo scritto nel 1951, “L’Arpa d’erba” di Truman Capote. Da sabato è tornata operativa anche la libreria Giunti di via Vittorio Veneto, aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

Girando per la città si incontrano anche alcuni negozi di abbigliamento per bambini che hanno ripreso l’attività. In via Poscolle c’è “Cuore di mamma”: «Di persone in giro se ne vedono davvero poche, soprattutto al pomeriggio – assicura la titolare –. C’è timore, non ci si fida ad uscire per venire a comprare un vestitino, anche se ce ne sarebbe bisogno. Speriamo che piano piano si acquisti un po’ di fiducia in più». In via Canciani la percezione di “Erbavoglio” è diversa: «In questi giorni c’è stato un buon riscontro, le persone hanno frequentato il negozio andando alla ricerca soprattutto di scarpe. In un mese i bambini crescono e devono rifarsi il guardaroba. Mi auguro che le riaperture possano continuare». Aperto da giovedì anche il punto vendita “Original Marines” di via Mercatovecchio.

C’è anche chi, pur non potendo ancora riaprire completamente (se non per la parte dedicata ai capi di abbigliamento per bambini) si è affidato alla tecnologia per abbattere i limiti dell’e-commerce. Si tratta di AlgoNatural, punto vendita specializzato in abbigliamento e accessori in fibre organiche (cotone biologico, canapa, bambù, lino, seta e lana vergine) che si trova in piazza San Cristoforo. La titolare, Marisol, ha deciso di utilizzare la piattaforma per videoconferenze Zoom per far vedere la merce ai clienti e venderla on line. Sul sito del punto vendita (negozio.algonatural.it) si trova il link per accedere al negozio, reale ma in modalità virtuale. Proviamo e in pochi secondi ci troviamo all’interno di AlgoNatura, con Marisol che ci dà il benvenuto.

«Lo shopping on line è di grande aiuto, ma offrire al cliente la possibilità di vedere il prodotto “in diretta” è tutta un’altra cosa – racconta –. Con questo strumento riusciamo a dare un’attenzione maggiore alle persone e alle loro richieste. Chi ha avuto modo di provarla l’ha trovata una proposta non solo innovativa, ma anche utile». Una vera e propria evoluzione rispetto all’e-commerce tradizionale.—

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