Regione Fvg, ecco il piano del Movimento 5 stelle

On line il programma: fino al 31 gennaio aperto alle proposte. Tra i punti salienti cambio della legge elettorale e bus gratis, tagli alle indennità e addio a nuovi iper

UDINE. Hanno bruciato sul tempo la concorrenza degli altri partiti. Da martedì 19 dicembre è infatti on line, sul sito internet www.movimento5stellefvg.it il programma per le Regionali 2018 dei Cinque Stelle.

Non quello definitivo, che prenderà forma a fine gennaio, dopo i suggerimenti inviati con e-mail dai cittadini, ma comunque una bozza consistente, suddivisa in cinque grandi capitoli: istruzione, turismo e cultura; ambiente, energia e trasporti; attività produttive; salute; bilancio, enti locali e partecipate. Un programma che, al di là delle enunciazioni di rito, torna su uno dei cavalli di battaglia storici dei grillini, vale a dire i costi della politica.

E qui la ricetta è chiara, con tanto di cifre: indennità di 5 mila euro lordi (oggi è di 6.300) per ciascun consigliere, 2.500 euro il tetto per i rimborsi forfetizzati, che dovranno però essere rendicontati fino all’ultimo centesimo, a differenza di quanto avviene adesso.

Misure che, se applicate, produrrebbero un risparmio di 764 mila 400 euro l’anno (3,8 milioni nella legislatura) solo per i tagli alle indennità di carica. I grillini invocano pure la rimodulazione del sistema pensionistico su base contributiva, nonché la parificazione delle pensioni stesse alla normativa corrente applicata ai lavoratori, cioè soglia di età più elevata.

Al M5s non piace neppure l’attuale sistema elettorale maggioritario, fortemente orientato al bipolarismo, che «non garantisce una adeguata rappresentatività della realtà politica attuale».

«La nostra proposta - si legge - è di istituire il secondo turno di ballottaggio nel caso in cui nessuno dei candidati presidenti abbia raggiunto al primo turno almeno il 50% dei voti. Inoltre vogliamo permettere al candidato presidente di ogni lista la possibilità di essere inserito nella lista stessa limitatamente al collegio di residenza e, conseguentemente, la possibilità di essere eletto, qualora la lista abbia superato la soglia di sbarramento del 4%. E ancora stabilire come massimo due mandati per i consiglieri».

Riguardo l’autonomia del Friuli Venezia Giula, i Cinque Stelle puntano «alla fiscalità di vantaggio per superare la concorrenza di Austria e Slovenia», ma anche «adoperarci per portare nelle competenze regionali l’organizzazione scolastica e la tassazione automobilistica».

Circa le società Partecipate il M5s chiede di «abbandonare l’attuale commistione pubblico-privato. La necessità di competenza nella gestione non può essere soddisfatta attraverso partnership “industriali”, ma deve essere ricercata attraverso un’amministrazione attenta e un management qualificato». Bocciata la riforma delle Uti che «ha ottenuto l’effetto contrario di quanto prefissato. Per noi è importante eliminare qualsiasi forma coercitiva di aggregazione e trasferimento di funzioni amministrative, favorendo invece le aggregazioni di municipalità e di servizi che operino su aree omogenee e contigue».

I grillini sostengono la necessità di una «crescita sostenibile dell’economia. Per incrementare l’aumento dell’occupazione dobbiamo puntare su chi crea posti di lavoro veri, non precari, detassando le imprese virtuose». E ancora stop alle autorizzazioni per nuovi centri commerciali e battaglia contro «il modo in cui è stata recepita in Italia la direttiva Bolkenstein». In fatto di istruzione il M5s vuole «abolire la tassa regionale per il diritto allo studio universitario». Punti irrinunciabili sono il trasporto pubblico locale gratuito, il potenziamento delle piste ciclabili, il risparmio di territorio, di risorse, di energia e di acqua, nonché di denaro.

Zero consumo di suolo entro il 2020 e lotta al dissesto idrogeologico». I Cinque stelle, se amministreranno il Fvg, avvieranno il percorso per istituire un Parco nazionale in regione. Norme più stringenti per caccia e pesca. Infine una «sanità che metta realmente al centro il cittadino e non gli interessi della politica».

E il candidato presidente? In lizza il pordenonese Capozzella, incerta la consigliera Bianchi. Si attende dalla Casaleggio la data per le Regionarie.

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