Regione Fvg, dalla manovra estiva maggiori fondi a mamme e poveri

TRIESTE. Il bonus bebè per 2.800 famiglie. Gli 11 milioni in più già promessi per il sostegno al reddito contro le povertà. Un po’ di bonus, qua e là. E l’ira del centrodestra per una manovra estiva che non dà abbastanza all’edilizia. L’assestamento al bilancio 2015 passerà agli archivi come il più veloce da approvare – sono le 22.45, 25 sì del centrosinistra e 18 no da M5s e centrodestra – e con meno modifiche. Con la manovrina vengono distribuiti 287,7 milioni.
«È un assestamento – dice la presidente Debora Serracchiani – che stanzia risorse per attuare le riforme che abbiamo portato avanti, la sanità, le Unioni territoriali intercomunali, RilancimpresaFvg, per il quale sono stati già emanati tutti i decreti attuativi».
Al centro del dibattito c’è anche la Specialità, quella che il centrodestra chiede alla presidente, e numero due del Pd nazionale, di blindare perché l’opposizione ritiene sia stata svenduta dal patto Serracchiani-Padoan. Un’intesa che la presidente difende e che sarà ridiscussa nel 2017.
C’è tempo anche per lo show dell’ex governatore Renzo Tondo, che chiede la parola, non vede Serracchiani in Aula, s’infuria e lancia sul banco della presidente l’intervento che avrebbe voluto leggere. «Sono sinceramente dispiaciuta dall’atteggiamento di Tondo, se posso suggerire l’assenza del presidente per soli pochi minuti non può giustificare quei modi. Qui – dice Serracchiani – si parla a tutto il Consiglio, non solo a me, questa è la democrazia regionale».
Scintille prima dei contenuti sul patto con il Governo. «C’è una cultura diversa della Specialità. Io non dico “lo Stato è altro” o “siamo di fronte alla cessione di pezzi di sovranità”. Noi siamo fondamentali nello scacchiere europeo e abbiamo sempre interpretato la Specialità come alto senso di responsabilità, come indispensabile al nostro Paese.
Il patto non è stato sottoscritto a cuor leggero e sono serviti mesi di confronto anche aspro per portare a casa risultati positivi.
Un’intesa che ridiscuteremo dal 2016 per sottoscrivere un nuovo patto nel 2017». Ma Serracchiani non rinuncia a picchiare sul M5s, reo di aver presentato un emendamento per trasferire 11 milioni del Fondo sociale al sostegno al reddito, emendamento approvato anche dal centrosinistra, ma la giunta aveva già annunciato quel trasferimento.
La presidente va di randello. «Il parassitismo politico – dice Serracchiani – porta anche a presentare emendamenti inutili, ma non li votiamo perché siamo persone serie. La politica vuol dire anche partecipare all’azione amministrativa tutti insieme senza pretendere di metterci il cappello».
Tra le poste puntuali – criticate con ferocia dal M5s – fanno discutere i 50 mila euro in più (da 15 mila a 65 mila) all’Anpi per divulgare nelle scuole i valori della Costituzione e la celebrazione per l’anniversario della liberazione, mentre è bipartisan quello che dà 60 mila euro per assegni di studio.
Per le nascite e le adozioni di minori nel 2014, invece, i genitori con Isee non superiore a 15 mila euro, potranno avere 600 euro una tantum per ciascun figlio.
Andranno a circa 2.800 famiglie per una spesa di un milione 750 mila euro che saranno presi dalla Carta famiglia. Salta invece l’approvazione di una nuova figura professionale, l’educatore sociale. «Noi vogliamo il garante per gli italiani da Equitalia» tuona il capogruppo di Fi Riccardo Riccardi che fa saltare il banco. E così l’educatore sociale ricomincerà l’iter in Commissione. Poi è Ncd che si scaglia contro l’assessore Mariagrazia Santoro per i pochi fondi all’edilizia.
«Apprendiamo dall’assessore che i caschetti di centinaia di lavoratori edili disoccupati non ci saranno più in Piazza Unità a Trieste, come accaduto durante le elezioni regionali 2013.
Ci dovrebbe essere un limite di decenza – attacca il capogruppo Alessandro Colautti –, soprattutto per chi ha ruoli istituzionali, che non dovrebbe mai essere superato e queste affermazioni offendono le nostre intelligenze.
I dati sulla disoccupazione in Fvg sono preoccupanti. Se l’assessore è disturbata dall’impegno costante del centrodestra a favore dell’edilizia e si trincera sugli interventi in atto, alquanto timidi, noi continueremo a impegnarci per invertire la tendenza con misure concrete».
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