Redditi, Lombardia in vetta e tra le regioni del Nord il Veneto è in coda

Milano è la metropoli più abbiente. I poveri concentrati in Calabria. Dichiarazione precompilata per milioni di pensionati e lavoratori
Il modello 730 per la denuncia dei redditi. ANSA/FRANCO SILVI
Il modello 730 per la denuncia dei redditi. ANSA/FRANCO SILVI

UDINE. Il Friuli Venezia Giulia, in base alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2015 (e riferite all'anno precedente), si colloca all'ottavo posto a livello nazionale, penultima tra le regioni del nord subito prima del Veneto, con un reddito imponibile medio di 20 mila 427 euro (contro i 20 mila 230 dell'anno precedente, la differenza è di 197 euro in più nel 2015 rispetto al 2014).

La Lombardia si conferma la regione più ricca con una media di 23 mila 204 euro di imponibile medio, mentre infondo alla graduatoria c'è la Calabria con poco meno di 14 mila 400 euro.

L'analisi comunale, basata sul reddito imponibile medio, vede alcuni comuni lombardi ai primi posti (Basiglio, Cusago, Badia Pavese, compresi tra 45 mila e 37 mila euro). Il primo tra i capoluoghi di provincia è Milano (oltre 31 mila euro in media per circa 978 mila 500 contribuenti).

L’anno d’imposta 2014 è caratterizzato dalla novità della dichiarazione precompilata che ha consentito ai lavoratori dipendenti e ai pensionati di presentare il modello 730 online con pochi “clic”.

Questa innovazione, insieme all'accelerazione impressa negli ultimi anni dal Dipartimento delle Finanze alle procedure di validazione statistica e al continuo miglioramento delle attività di ricezione e trattamento delle dichiarazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate, consente di rendere tempestivamente disponibili i dati delle dichiarazioni dei redditi.

Un’altra importante novità del 2014 è stata l’introduzione del bonus da 80 euro. Nel 2014 il Pil ha presentato una contrazione (meno 0,7 per cento in termini nominali e meno 0,8 per cento reale). Inoltre il tasso di inflazione è risultato in forte calo, scendendo allo 0,2 per cento (un punto percentuale in meno rispetto al 2013).

Circa 40,7 milioni di contribuenti hanno assolto direttamente l’obbligo dichiarativo attraverso la presentazione dei modelli di dichiarazione Unico e 730 o, indirettamente, attraverso la dichiarazione dei sostituti d’imposta (Modello 770).

Il numero totale dei contribuenti è in diminuzione dello 0,7 per cento rispetto all’anno precedente. Il calo ha riguardato in particolare, da un lato, i contribuenti con fascia di età tra 24 e 44 anni (meno 3 per cento), dall’altro i pensionati (meno 1,1 per cento), in linea con quanto osservato precedente a seguito della riforma Monti-Fornero delle pensioni, che ha posticipato il raggiungimento dei requisiti per lasciare il lavoro.

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