Rapina in via Piave Fuori dal carcere anche l’ultimo uomo

V.v.

Aveva preso le distanze dalle modalità della rapina a villa Brescancin, spiegando di essere stato chiamato solo come “consulente”, viste le sue passate condanne in reati contro il patrimonio. Ma era rimasto l’unico a essere sottoposto alla misura cautelare più restrittiva, quella del carcere. Fino a ieri. Il tribunale del Riesame ha sostituito il carcere con gli arresti domiciliari per Gianfranco Sedda, 77 anni, originario di Cagliari e residente ad Adria (Rovigo). Era finito in carcere per concorso in rapina, tentata rapina pluriaggravata e sequestro di persona insieme a Nereo Pilotto, 50 anni, originario di Thiene e residente a Cordenons, operatore nel settore edile, anche lui inizialmente destinato in carcere per poi passare ai domiciliari. Nei confronti di Daniele Dell’Anese, 37 anni, residente a Cordenons e trasferitosi a Mirano, la misura cautelare è stata da subito quella dei domiciliari. L’indagine della squadra mobile di Pordenone, coordinata dal pubblico ministero Maria Grazia Zaina, si concentra sulla rapina che ha interessato l’imprenditrice Alida Mareschi in Brescancin, 79 anni: la sera dell’8 febbraio, sull’uscio della villa in via Piave a Pordenone, è stata colta di sorpresa, trascinata in bagno, legata e imbavagliata con il nastro adesivo. Ieri Sedda, difeso dall’avvocato Alessandro Magaraci, ha ottenuto la sostituzione della misura cautelare in carcere con i domiciliari. Magaraci, nella memoria difensiva, ha sottolineato la collaborazione dimostrata da Sedda. Una «rivisitazione critica delle condotte» che, secondo Magaraci, annulla il pericolo di inquinamento probatorio. Non sussistono, secondo l’avvocato, né pericolo di fuga né di reiterazione criminale: Sedda desidera solo «pagare i propri errori e riabbracciare la moglie». Argomentazioni che hanno convinto i giudici, tanto da scarcerare il 77enne come già era accaduto, dopo l’interrogatorio di garanzia, a Pilotto. Proprio Pilotto, difeso dall’avvocato Daniela Magaraci, ieri è stato risentito dal pm Zaina, di fronte al quale ha ribadito di non essere l’ideatore del colpo. Le indagini continuano. —



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