Rapina con pestaggio, sei anni di reclusione

La sentezza per la rapina con pestaggio messa a segno da un gruppo di ragazzi fra i quali un minorenne, al phone center di via del Pozzo nel novembre scorso
Una immagine di archivio di una ricostruzione fotografica di una " banda di giovani " in azione. Quattro giovani di eta' compresa tra i 20 e i 25 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Milano perche' ritenuti i presunti responsabili del pestaggio avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi ai danni di un sedicenne che ha riportato gravi traumi e lesioni. Il giovane, che era stato picchiato a sangue, aveva riportatoanche la frattura della mascella ed era stato sottoposto ad un intervento chirurgico riportando una prognosi di oltre 90 giorni. ANSA/MAURIZIO VIALE (ARCHIVIO)
Una immagine di archivio di una ricostruzione fotografica di una " banda di giovani " in azione. Quattro giovani di eta' compresa tra i 20 e i 25 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Milano perche' ritenuti i presunti responsabili del pestaggio avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi ai danni di un sedicenne che ha riportato gravi traumi e lesioni. Il giovane, che era stato picchiato a sangue, aveva riportatoanche la frattura della mascella ed era stato sottoposto ad un intervento chirurgico riportando una prognosi di oltre 90 giorni. ANSA/MAURIZIO VIALE (ARCHIVIO)

UDINE. È finita con una condanna a sei anni di reclusione la rapina con pestaggio messa a segno da un gruppo di ragazzi fra i quali un minorenne, al phone center di via del Pozzo nel novembre scorso.

Questa la sentenza pronunciata dai giudici del tribunale di Udine riuniti in udienza collegiale (Angelica Di Silvestre presidente, a latere Roberto Pecile e Mariarosa Persico) nei confronti di Alessio Scavone 22 anni di Monfalcone.

La spedizione risale alla notte fra il 12 e il 13 novembre quando, stando alla ricostruzione dell’accusa, Cipriano Cascone di 20 anni di Monfalcone e Hamza Legrini di 22 di origine algerina ma residente nel ragusano (entrambi hanno già patteggiato), un minorenne, assieme a Alessio Scavone sono andati al “Bangladesh Phone Center” di via del Pozzo 35 dopo l’orario di chiusura.

Secondo la tesi dell’accusa hanno bussato e si sono fatti aprire la porta dal titolare, un ragazzo di 20 anni originario del Bangladesh.

Prima con una manata in faccia lo avrebbero fatto cadere, e mentre qualcuno lo teneva a terra con un ginocchio sulla testa sarebbero arrivati calci in faccia e nel corpo.

E mentre lo colpivano gli intimavano di consegnare loro la chiave del registratore di cassa all’interno del quale c’erano 395 euro.

Quindi si sono appropriati di una cassetta di sicurezza che conteneva 100 euro e con questa sono fuggiti disfandosene poco lontano. Hanno agito incappucciati, poi sono fuggiti ma gli agenti delle Volanti, allertati una manciata di minuti più tardi dal giovane aggredito, li hanno bloccati in via Leopardi mentre si stavano dirigendo verso la stazione ferroviaria.

Dalle loro tasche sono spuntati i soldi, uno di loro aveva ancora con sè un passamontagna. Abbastanza per portarli davanti al giudice.

Dopo il patteggiamento di Cascone e Legrini, ieri la sentenza per Scavone accusato di rapina e lesioni personali aggravate, difeso dall’avvocato Roberta Bandelli.

La pubblica accusa, rappresentata ieri in aula dal sostituto procuratore Maria Caterina Pace aveva chiesto una sentenza di condanna a 7 anni e 8 mesi. I giudici, come detto, lo hanno ritenuto colpevole, condannandolo a 6 anni di reclusione.

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