Raid in azienda, ladri usano la flex per scardinare la cassaforte
È successo nella notte tra domenica e lunedì alla Alta Cucine di via Gemona a San Vito al Tagliamento, che si occupa della produzione e commercio di cucine. I malviventi hanno fatto scattare l'allarme anti incendio

Scatta l’allarme antincendio in azienda, ma non c’è nessun rogo, sono i ladri che tentano di sventrare la cassaforte con la flex.
È successo nella notte tra domenica e lunedì alla Alta Cucine di via Gemona a San Vito al Tagliamento, che si occupa della produzione e commercio di cucine. Il primo a intervenire è stato il personale di vigilanza notturna insieme al direttore dello stabilimento, ma la banda era già lontana. Avvertiti i carabinieri, sul posto è stata inviata una pattuglia per un sopralluogo.
Secondo quanto emerso da una prima ricognizione, sono spariti dieci componenti di computer, i processori, due pc e i soldi dalle macchinette del caffè. Vano è risultato il tentativo del ladri di scardinare la cassaforte, per quanto abbiano operato con il flessibile, non sono riusciti ad aprirla, dovendo così abbandonare a metà il piano iniziato.
«Da due anni che sono qua, non abbiamo mai subito furti» spiega il direttore dello stabilimento, che nonostante la visita inaspettata ha regolarmente proseguito l’attività ieri mattina. «La produzione è operativa, la casa madre ci ha fornito i pc velocemente» prosegue.
Secondo una prima ricostruzione, i malviventi sarebbero «arrivati dal lato dei campi, poi entrati dall’ingresso riservato ai dipendenti, non visibile dalla strada». Una volta dentro, hanno messo a soqquadro tutto. Ma il vero obiettivo, la cassaforte, è stato mancato. Mentre con la flex tentavano di romperla, la scintille e il fumo generato hanno fatto scattare l’allarme antincendio. «Hanno divelto dal muro la centralina», probabilmente nel tentativo di metterla fuori uso. «Non sono riusciti ad aprire la cassaforte.
Pensavano ci fossero soldi, ma c’erano solo documenti» conclude il direttore. Sull’episodio restano in corso accertamenti da parte dei carabinieri. In questa fase iniziale delle indagini ulteriori dettagli potrebbero essere forniti dalle immagini delle registrazioni video pubbliche e private nella zona industriale di San Vito come quelle del traffico veicolare.
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