Raduno dei bersaglieri, l’abbraccio di Azzano

La festa per i 50 anni della sezione. Anche il sindaco di corsa al seguito dei fanti piumati
AZZANO DECIMO. Azzano Decimo abbraccia i bersaglieri e corre con le fanfare: festa al passo di corsa, ieri mattina, in piazza Italia. Quello di 300 fanti piumati e “fan” pronti a spellarsi le mani per fanfare, picchetti, labari e sfilate che hanno tagliato il traguardo del raduno Fvg 2017 e primi 50 anni della sezione azzanese.


Di corsa con i bersaglieri anche il primo cittadino Marco Putto che ha accolto nelle 49 ore di raduno il picchetto in armi dell’11º battaglione Caprera di Orcenico, la fanfara di San Donà di Piave dove nel 2018 è annunciato il raduno nazionale, la banda azzanese, il medagliare Fvg con labari e bersaglieri di Pordenone, Trieste, Udine e Gorizia.


Schierati il medagliere emiliano con il presidente Rocco Paltrinieri, quello veneto con il vertice Antonio Bozzo, la pattuglia ciclistica di San Donà di Piave, decine di gonfaloni, labari e gagliardetti delle associazioni d’arma e di volontariato. Sul palco d’onore il comandante dell’11º Nicola Castello era con il generale Giuseppe Iacca, il presidente interregionale Camillo Ferroni e azzanese Dino Armellin: «Viva i bersaglieri – hanno gridato – viva l’Italia». Il sentimento diffuso? «La gratitudine – ha detto Putto – e l’orgoglio».


Le fanfare dei bersaglieri hanno dato la sveglia alla città e conquistato il cuore tricolore nel centro di Azzano. “W i bersaglieri”. Applausi con le emozioni a mille nel cuore: le cerimonie di consegna delle medaglie al valore, il ricordo dei caduti nella Grande guerra e dei fratelli De Carli hanno ha alzato il patriottismo e anche il brio, nella mattinata domenicale.


«Un grande evento condiviso – ha detto il sindaco Marco Putto – per allietare la città, in due giornate di ricordo e di festa». Canti e note immortali nel concerto che ha proposto gli inni bersagliereschi e le più belle canzoni del repertorio tricolore. «Corale, sentito e partecipato il raduno regionale dell’Associazione bersaglieri Fvg con Veneto ed Emilia Romagna – ha detto il colonnello Alfredo Imbimbo, presidente provinciale Anb –. I fanti piumati sono il simbolo di fraternità, solidarietà e amore patrio». Commilitoni di vecchia data affiancati ai famigliari, sulle note dei brani dedicati alle adunate e alle gloriose “piume” che hanno accolto nove australiani discendenti del bersagliere Salvatore Greco, caduto sul Carso. Tra i decani della Seconda guerra mondiale Angelo Massarut e Rino Minatel di 94 anni: con i commilitoni tutti al “rancio” dagli alpini di Azzano. «Appuntamento – è stato l’ultimo saluto – al 2018».
(c.b.)


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