Raccolta dei rifiuti porta a porta a Udine, ecco il piano: si parte a settembre

UDINE. Il piano per estendere la raccolta porta a porta in tutta la città è pronto. Si incomincia a settembre con i quartieri di Sant’Osvaldo e Cussignacco ed entro 14 mesi dovrebbero sparire i cassonetti stradali, sostituiti dai contenitori e dai sacchetti che i cittadini dovranno posizionare all’esterno di ciascuna abitazione solo in determinate giornate in base al calendario che potete consultare nella tabella della pagina qui a fianco.
Il sindaco Pietro Fontanini vuole completare la rivoluzione entro il 2020: «Tutti vanno in quella direzione - assicura - è una scelta quasi obbligata per una questione ambientale e anche economica. Con la differenziata spinta infatti sarà possibile recuperare molto più materiale e ridurre i conferimenti in discarica, il cui costo sta aumentando sempre di più». Prima di avviare la sperimentazione la Net (l’azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in 86 comuni del Friuli servendo 350 mila abitanti) e il Comune stanno predisponendo una campagna informativa capillare per spiegare come funzionerà il nuovo sistema di raccolta che già viene attuato in centro.
«L’umido sarà raccolto due volte a settimana e quindi non ci saranno problemi di odori in casa - sottolinea il sindaco - inoltre tutte le situazioni saranno valutate caso per caso. Nei grandi palazzi per esempio ci saranno dei cassonetti condominiali. È un sistema che viene attuato con successo anche in grandi città come Milano per cui non ci saranno difficoltà anche se servirà un po’ di tempo per abituarsi al nuovo sistema. A breve faremo anche una visita a Treviso che da questo punto di vista viene considerata un modello proprio per capire come impostare nel dettaglio la raccolta porta a porta».
Lo studio di fattibilità presentato dal direttore generale della Net, Massimo Fuccaro ipotizza un aumento dei costi della raccolta e del trasporto da 5 milioni e 359 mila euro a 7 milioni e 300 mila che sarà di fatto compensato dalla riduzione del costo del trattamento dei rifiuti, che dovrebbe scendere dai 5 milioni e 721 del 2018 a 3 milioni e 840 mila euro.
Alla fine tenendo in considerazione anche i costi per gestire la raccolta in occasioni delle manifestazioni, come per esempio Friuli Doc, il nuovo sistema dovrebbe portare a un risparmio di 64 mila euro. «Ma - precisa Fontanini - la cifra è destinata ad aumentare e quindi in futuro auspichiamo di poter anche ridurre le bollette». Il costo dei conferimenti infatti sembra destinato a crescere ancora ed è stato la principale causa dell’aumento medio del 4% della Tari decisa dal Comune.
«La tariffa deve compensare i costi del servizio - dice l’assessore al Bilancio, Francesca Laudicina - e dunque non potevamo fare altrimenti. Oltre all’aumento dei costi di conferimento infatti la Net ha dovuto fare i conti con il crollo dei prezzi di carta e plastica dopo lo stop alle importazioni deciso dalla Cina». Ecco perché differenziare sarà sempre più conveniente.
Dopo Sant’Osvaldo, San Paolo, Cussignacco e Udine sud, il nuovo sistema sarà esteso ai Rizzi, San Domenico, Côrmor e San Rocco, poi a Chiavris Paderno, a Laipacco e San Gottardo e infine alle zone del centro che ancora non adottano il porta a porta.
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