Quando la musica educa i giovani: ecco Flames

I componenti della band hanno da 7 a 15 anni. Si esibiscono e aiutano i coetanei
BUJA. Si muovono sul palco con la grinta dei musicisti consumati, ma dagli occhi traspare tutto l’entusiasmo tipico della loro giovanissima età. Sono gli otto protagonisti della Flames band e hanno un’età compresa tra i 7 e i 15 anni. Il gruppo (hanno anche una pagina Facebook) è nato in seno all’omonima associazione, costituita ufficialmente a Buja all’inizio dell’anno per sensibilizzare i ragazzi alla musica e aiutare i giovani meno fortunati.


Il loro obiettivo non è la ricerca di un momento di gloria e non sono a caccia di notorietà, vogliono soltanto divertirsi e imparare. Anche se le occasioni per esibirsi di fronte a un pubblico numeroso non mancano, come la scorsa estate ad Avasinis, quando hanno aperto il concerto di Kee Marcello, ex chitarrista degli Europe.


«Siamo una associazione di genitori (una decina) e ragazzini (una quindicina) – racconta il portavoce Bruno D’Ampolo, dj – : vogliamo dare spazio ai giovani, trasmettendo la nostra passione per la musica, e insegnare loro ad aiutare i coetanei che ne hanno bisogno. Tra le associazioni che abbiamo sostenuto c’è, per esempio, la Luca onlus. Il presidente del sodalizio è Marco Comino, che si definisce coordinatore musicale, e insegna a suonare gli strumenti. Ora siamo in attesa che il Comune ci dia una sede, nel frattempo ci riuniamo a casa di Marco». Propongono un repertorio misto, dalle cover dei testi di Pink Floyd, Ac/Dc, Santana, Elvis Presley, a quelle di “pilastri” italiani come Rino Gaetano (Gianna), Ricchi e poveri (Sarà perché ti amo) e di cantanti più giovani come Gabbani o canzoni riferite ai cartoni animati (Ufo robot), ma ci sono anche loro proposte e arrangiamenti originali (hanno presentato “The wall” dei Pink Floyd in una versione mista friulano-inglese). La band è anche il luogo dove si può esprimere liberamente la propria creatività. «Il nostro chitarrista, Vijay, che è anche il “capitano” del gruppo – indica D’Ampolo –, ha appena 15 anni ma ha già realizzato il suo primo singolo. Ai ragazzi – conclude – insegniamo a gestire le emozioni sul palco, ma senza dimenticarci che devono continuare a giocare».


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