«Quale maxicomitato? L’iter per la Viarte 2019 è già stato avviato»

Cormons. «L’amministrazione comunale intende di fatto appropriarsi dell’organizzazione dell’edizione 2019 della Fieste da Viarte, e lo apprendiamo con stupore e una punta di amarezza». È dura la replica dell’associazione Amis da Mont Quarine, da sempre organizzatrice della manifestazione di metà maggio che valorizza il colle cormonese. Non ha preso insomma bene l’intervento degli assessori Borraccia, Falato e Russiani, che proponevano la composizione di un comitato coinvolgente tutte le associazioni con il quale coordinare la gestione e l’organizzazione della kermesse. «Le motivazioni di una tale, autonoma decisione da parte degli amministratori comunali starebbero “nelle criticità e problematiche inerenti la sicurezza e gestione dei flussi che potrebbero rendere difficoltosa la prossima organizzazione” e nel fatto che la festa non sia “oggettivamente rappresentativa di tutta la città” – analizzano gli Amis –. Da qui la proposta del Comune di creare un “megacomitato” aperto a tutte le associazioni. Va precisato che l’associazione è già da tempo al lavoro per la Viarte 2019, già c’è stato l’incarico ad un professionista per la redazione del piano sicurezza nel rispetto delle nuove normative e anche un incontro con le forze dell’ordine. A breve, poi, sarà costituito un comitato con i rappresentanti dei cortili privati per un maggior coinvolgimento». Come a dire: l’iter è già sviluppato. Ma non è tutto: «In questo contesto, si è svolto anche un incontro con gli amministratori comunali, da noi richiesto, non certo per presentare difficoltà organizzative ma per condividere problemi e soluzioni nel rispetto delle nuove norme e della particolarità della festa – incalzano gli Amis –. All’incontro era presente il solo assessore Russiani che non ha fatto alcun cenno alle intenzioni del Comune. Certo, servono risorse finanziarie che l’associazione può sostenere fino ad un certo punto e fino ad ora i contributi comunali sono stati zero. Negli anni, ne sono giunti dall’ex Provincia e dal 2014 dalla Regione oltre che dall’Arlef». La conclusione è netta: «La Fieste è rappresentativa di tutta la città: già collaborano Enoteca, Gruppo Micologico, Gruppo Missionario, Cormovida, Ungrispach, Tocs di Cormòns ed altri. Il successo deriva da una proposta originale che esalta le peculiarità del nostro territorio. È questa la strada che vogliamo continuare a percorrere» . –

M.F.

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