«Può servire, ma non basta»
«Può essere uno strumento valido ma non può essere l'unico per rilanciare un territorio. Non si possono risolvere le cose con la Zes. Servono ad esempio le infrastrutture, oltre che meno tasse». Così risponde Thomas Casotto, segretario provinciale della Cgil, a sentir parlare della Zona economica speciale europea di cui si attendono possibili sviluppi. Lo stesso sindacalista qualche perplessità sul tema l'aveva già espressa nei mesi scorsi ma appare chiaro che la sua non è una bocciatura dell'iniziativa. «Ci sono tante cose da considerare, come l'hinterland depresso. Per riuscire a uscire dalla crisi economica bisogna unire più cose insieme, valorizzando quello che c'è già sul territorio, facendo rimanere gli imprenditori in loco, creando posti di lavoro e nel contempo attraendo investimenti» (e.ma.)
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