Punto alla testa da un grosso insetto: grave un quarantenne di Tarcento

L’uomo era uscito per una passeggiata nei campi con la compagna e si è accasciato privo di sensi. Si trova ricoverato da lunedì in terapia intensiva a Udine, dove non ha ancora ripreso conoscenza

TARCENTO. Esce di casa per una passeggiata in mezzo ai campi della zona del Tarcentino, ma all’improvviso viene punto da un calabrone – o da un altro grosso insetto – e si accascia a terra perdendo i sensi.

Il fatto è avvenuto lunedì scorso e vede coinvolto un uomo di 40 anni, Andrea Vuanello, che abita nella frazione di Loneriacco, andato in choc anafilattico a causa di un’improvvisa puntura al capo.

Da quanto si è potuto apprendere, il quarantenne era uscito per una camminata quando in pochi attimi è avvenuto il fatto sotto gli occhi della compagna che passeggiava con lui.

La donna ha subito cercato aiuto chiamando i soccorsi. Sul posto è giunta l’equipe medica del 118, che è intervenuta trasportando l’uomo d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.

Non è ancora chiaro come mai la puntura dell’insetto abbia potuto creare una reazione così violenta nell’uomo che, da quanto riferito, finora non aveva manifestato nessun sintomo di insofferenza nei confronti degli insetti.

Ci si interroga se, ad aggravare la situazione, possa essere stata la posizione delicata in cui è avvenuta la puntura del calabrone: la testa.

In mezzo ai campi, privo di coscienza per oltre 45 minuti, l’uomo sfortunatamente potrebbe aver subito danni gravi, ma comunque si spera in un miracolo.

Resta il fatto che, nonostante i soccorsi e il ricovero in nosocomio, Andrea Vuanello è caduto in coma e da diversi giorni non starebbe dando alcun segno di miglioramento.

Sotto choc anche amici e parenti, increduli di quanto sia accaduto: chiusi nel loro dolore e nella riservatezza, possono contare sull’affetto di molti abitanti della frazione tarcentina che, appresa la notizia, pregano e sperano che Andrea, operaio e appassionato di caccia, possa stare presto meglio.

Visto l’accaduto, inoltre, in molti si domandano se per caso il quarantenne non fosse già allergico alle puntura di insetto, magari inconsapevolmente; se avesse avuto con lui un antistaminico, le cose avrebbero potuto prendere una piega ben diversa.

In molti, infatti, vivendo in campagna e visto l’ottobre dal meteo favorevole hanno approfittato per stare all’aria aperta e cresce la paura che un evento simile si possa ripetere.

Andrea Vattolo si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva a Udine: la speranza è che il quarantenne possa continuare a lottare per se stesso e la sua famiglia.

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