Pugile aggredita, «non erano profughi»

Sarà sentita questa mattina in Questura la pugile 28enne Daiane Ferreira. L’atleta di origine galiziana, che si allena da tempo nel Pordenonese, è stata invitata a chiarire alcuni aspetti della vicenda che lei stessa ha raccontato sul proprio profilo Facebook dove ha scritto di essere stata aggredita da tre uomini, venerdì notte, in via Candiani. Nel post, pubblicato sempre venerdì notte e ora rimosso, la giovane aveva scritto di essere rimasta vittima di un’aggressione da parte di «tre rifugiati che non hanno documenti». Nel post aveva raccontato che l'aggressione era avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria di Pordenone, mentre portava a passeggio il proprio cane.
La 28enne aveva poi raccontato nel dettaglio la sua esperienza al Messaggero Veneto. «Erano nascosti in agguato dietro agli alberi. Se non fosse stato per il mio cane, che mi ha avvisato abbaiando, forse non mi sarei accorta subito della loro presenza – aveva riferito –. Il primo ha cercato di afferrarmi alle spalle, l’ho schivato. Il secondo era grande e grosso, pesava circa 100 chili. Lui sapeva quello che stava facendo, gli altri due, invece, erano ubriachi. Con un pugno al mento sono riuscita a stenderlo. Il mio border collie si è lanciato sul terzo».
Ieri l’associazione Rete solidale, che si occupa dell’accoglienza dei profughi, ha reso noto che nessuno dei richiedenti asilo ospitati nell'hub della caserma Monti ha riportato contusioni o ferite riferibili a risse o aggressioni, circostanza quest'ultima confermata dalla Prefettura. «I richiedenti asilo erano tutti nella struttura a quell’ora e non risultano interventi della Questura per aggressioni a donne venerdì notte. Sulla vicenda ci sono accertamenti in corso» ha precisato il prefetto Maria Rosaria Laganà, su richiesta del Messaggero Veneto.
Ieri del caso si è occupata anche la stampa nazionale. Sul sito del Corriere della Sera è stato messo in evidenza il fatto che la polizia non ha confermato il racconto di Daiane. Il quotidiano ha inoltre affermato che la giovane è tesserata con la Federazione pugilistica italiana pur riportando la seguente precisazione: «Ma non è un’atleta di interesse per la nazionale», sottolineano dalla Federazione, «e non si è mai qualificata per le Olimpiadi». «La vicenda – ha spiegato all’Ansa il maestro della pugile, Gianbattista Boer – sarà chiarita domani mattina (oggi per chi legge, ndr) in Questura. Io non ero presente, ma non ho alcun dubbio sulla versione di Daiane».
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