«Prudenza e attenzione devono sempre salire in auto con noi»

I consigli pratici di Massimiliano Bertocci, istruttore di guida sicura ed ex pilota di rally Si comincia da una postura corretta e da un utilizzo accorto di volante, specchietti e freno
Di Anna Rosso

Dopo oltre dieci anni di continua diminuzione, gli incidenti stradali lo scorso anno hanno ricominciato ad aumentare (dati Istat) in provincia di Udine, così come nel resto d’Italia. A livello nazionale c’è stata un’impennata anche per quanto riguarda il tasso di mortalità (dato dal numero di decessi ogni cento sinistri). E la colpa è della distrazione. Concetto che, il più delle volte, si concretizza nell’uso improprio delle telefonino. Tutti siamo tentati: sentiamo il bip che ci segnala l’arrivo di un messaggio e ci viene voglia di andare a vedere di che si tratta...Il punto è che purtroppo questo gesto potrebbe costarci molto caro. Allo stesso modo molti altri comportamenti incauti o abitudini di guida errate contribuiscono ad aumentare il rischio di incidenti.

Abbiamo affrontato questi temi insieme a Massimiliano Bertocci che, con la sua BM Sport&Drive, si occupa da anni di sicurezza stradale, non solo organizzando corsi avanzati di guida, ma anche eventi informativi in collaborazione con le forze dell’ordine.

«Ciò che nella maggior parte dei casi crea pericolo – spiega – è la sottovalutazione di situazioni di rischio. Qualcuno purtroppo non ne ha consapevolezza e utilizza l’auto come se fosse un accessorio qualunque. La regola aurea salvavita è avere, quando si è al volante, un atteggiamento preventivo e difensivo. Ciò significa, in sostanza, non creare condizioni che potrebbero mettere in difficoltà noi o altri. Vuole dire essere sempre presenti a sè stessi, tenere due mani sul volante, rispettare le norme di circolazione e in particolare i limiti di velocità e la distanza di sicurezza, non usare il telefonino se non con i dispositivi consentiti, avere uno sguardo ampio per poter cogliere eventuali ostacoli che si stanno per materializzare davanti a noi (per esempio un pedone in attraversamento)». Vediamo ora insieme all’esperto che cosa possiamo fare per migliorare il nostro livello di sicurezza quando guidiamo.

Posizione corretta

«Otto automobilisti su dieci non hanno una seduta e una postura di guida corrette. Se mi posiziono nel modo giusto, invece – sottolinea Bertocci, ex pilota di rally e direttore sportivo di varie squadre –, raggiungo due obiettivi: ho una migliore padronanza del mezzo e, in caso di incidente, i dispositivi di sicurezza passivi potranno proteggere meglio il mio corpo».

Campo visivo

«Pochi utilizzano bene gli occhi. Bisogna allungare lo sguardo per avere il campo visivo più ampio possibile, anche sui lati. Solo così è possibile intuire eventuali ostacoli che ci stiamo per trovare davanti. «Anche quando scatta il semaforo verde – precisa Bertocci –, meglio dare un’occhiata a destra e a sinistra, perché qualcuno può sempre sbagliare ed è meglio difendersi pure da disattenti e indisciplinati».

Utilizzo del freno

«Il freno, se usato bene, è l’amico dell’automobilista – osserva ancora l’esperto –, ma spesso non viene esercitata la giusta pressione. Di fronte a un ostacolo bisogna fare “la frenata della vita”, con tutte le proprie forze, mentre c’è qualcuno che smette di frenare non appena sente il pedale tremare perché è entrata in funzione l’Abs. La frenata, poi, dev’essere unica e decisa. E non a scatti. I nuovi sistemi elettronici aiutano, ma la differenza la può fare solo il conducente. Bisogna sempre ricordare che lo spazio di frenata comprende sia il tempo di reazione (è di circa un secondo), sia il tempo tecnico della frenata. Quel secondo, se chi guida è distratto, si allunga pericolosamente».

Errori frequenti

L’esperto, come fa durante seminari ed eventi formativi, ricorda alcuni errori frequenti. «No a una sola mano sul volante. No al gesto circolare con una mano – che io chiamo “metti la cera e togli la cera” – per girare in fretta. In entrambi i casi si rischia di perdere il controllo del mezzo. Più attenzione agli specchietti, visto che c’è qualcuno che non li usa. E non schiacciate la frizione in curva, ma effettuate la manovra (per esempio il cambio marcia) prima di girare, altrimenti ci potrebbe essere una perdita di aderenza. Infine, non muovere troppo il volante, non è quello della play-station, è uno strumento di precisione. Anche gesti troppo repentini possono far perdere aderenza».

Se perdete il controllo

Cosa fare se ci accorgiamo che il veicolo non sta andando dove vorremmo, che sta sbandando e che dunque l’asse posteriore sta perdendo aderenza? Tre mosse in sequenza: «Per contenere i danni – avverte Bertocci – bisogna accelerare un po’ per dare forza trainante, controsterzare, ossia girare dalla porte opposta rispetto alla direzione in cui sta andando l’auto e, importante, guardare nelle direzione in cui si vuole andare, insomma guardare la strada e non il fosso».

“Uniti per la sicurezza”

È il progetto nato nel 2013 dalla collaborazione tra la Bm Sport&drive e la questura di Udine con l’obiettivo di sensibilizzazione le persone alla sicurezza stradale attraverso prove gratuite di guida sicura. L’iniziativa ha avuto successo ed è arrivata ad avere un evento annuale denominato appunto “Uniti per la Sicurezza Stradale, sapere è meglio che improvvisare”. «Sempre più si parla di sicurezza stradale e non mancano le campagne informative – conclude Bertocci –, ma talvolta la sola comunicazione non basta: per questo si è pensato di offrire prove dinamiche. Si tratta di momenti in grado di trasmettere al guidatore i suggerimenti più appropriati per proteggersi dai rischi. La persona ha la possibilità di mettere in pratica gli insegnamenti appresi e le tecniche di guida».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto