Provincia di Pordenone nella morsa del gelo: minime a -15, tubature in tilt

Ore di superlavoro per vigili del fuoco e tecnici della rete idrica e del gas. Invasa dall’acqua la palestra del Csi: rotte le valvole delle manichette antincendio. Tanti interventi per allagamenti anche sulle strade

La provincia di Pordenone stretta nella morsa del gelo. Nelle ultime 24 ore le temperature in pianura sono scese al di sotto dei 10 gradi negativi (-11,3 a San Vito) e nelle zone montane addirittura a -15: la centralina di rilevamento dell’Osservatorio meteorologico regionale di Piancavallo ha registrato infatti una minima “polare” di -15,5. Anche nell’area urbana di Pordenone si sono registrate temperature prossime ai 10 gradi negativi (dato ufficiale della stazione Osmer -8,9).

Gli effetti del gelo hanno causato non pochi disagi in tutta la Destra Tagliamento. Condutture idriche, tubi delle caldaie, valvole e contatori dell’acqua sono stati messi a dura prova e in numerosi casi hanno ceduto in seguito al congelamento causando allagamenti e rendendo necessari gli interventi dei tecnici di Hydrogea e dei vigili del fuoco. Diversi interventi anche da parte dei tecnici di Italgas per analoghi problemi di perdite dalle tubature, sempre a causa degli effetti deformanti del gelo.

Il superlavoro per i vigili del fuoco è cominciato già nel corso della mattinata. In via Paruzza, a Pordenone, ha cominciato ad uscire l’acqua da un idrante lesionato dal gelo.

L’area stradale nelle vicinanze della palestra del Flora e degli impianti sportivi del Torre ha iniziato ad allagarsi. Sul posto è stato subito chiesto l’intervento dei vigili del fuoco che sono riusciti a “intercettare” la valvola danneggiata bloccando l’emissione idrica.

Quindi è stato richiesto l’intervento degli addetti comunali per spargere del sale ed evitare che l’acqua accumulata sulla sede stradale si trasformasse in una lastra ghiacciata pericolosa per veicoli e pedoni di passaggio. Nel primo pomeriggio, in via Nuova di Corva, è scoppiata la tubatura che collega l’acquedotto alla rete di distribuzione interna di un condominio: si è riempito d’acqua il tombino condominiale con i contatori e i vigili del fuoco hanno dovuto svuotarlo chiudendo poi la condotta. Un appartamento si è allagato ma i danni sono stati circoscritti.

Danni che si profilano di maggior rilievo, invece, per la palestra Csi in zona Comina dove è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco verso le 16 di ieri (in quel momento la palestra era chiusa). Il parquet si era infatti allagato a causa della rottura di due valvole delle manichette antincendio: spaccandosi a causa del gelo avevano permesso all’acqua di uscire. I vigili del fuoco si sono prodigati per smaltire il prima possibile tutta l’acqua che aveva invaso la palestra asciugando il parquet. L’ammontare dei danni verrà quantificato nei prossimi giorni.

Numerosi gli interventi in tutta la provincia. Attorno alle 17, una dilatazione termica ha riguardato una tubazione dell’acqua all’esterno di un’abitazione, e ha provocato una perdita molto consistente in via Fratte, ad Azzano Decimo. In pochi secondi molti metri di superficie stradale si sono allagati. Viste le temperature sotto zero, già prima del tramonto, il pericolo era che si formasse subito del ghiaccio.

Quindi, oltre ai vigili del fuoco del comando provinciale reduci dall’intervento in via Nuova di Corva, sono arrivati anche i volontari della Protezione civile azzanese, che hanno cosparso sale in via Fratte, segnalando il pericolo a tutti gli automobilisti di passaggio. Allagamenti che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco si sono registrati anche a Fiume Veneto, Prata, Montereale.

Tornando alle temperature, ieri la morsa del gelo non ha concesso tregua anche nel corso delle ore diurne e al tramonto in tutta la provincia di Pordenone la colonnina di mercurio era già sotto lo zero ed ha continuato a calare nel corso della serata.

Alle 21, a Pordenone, la temperature ufficiale rilevata dall’Osmer era già scesa a -5,4 gradi. A San Vito -6,6, a Vivaro -8,7 e Piancavallo, alle 21, era la seconda località più fredda delle regione con un dato pari a -12,6, una temperatura – nella “classifica” del freddo – seconda solo a quella rilevata alla stessa ora dalla centralina posizionata sulla cima del monte Matajur dove la colonnina di mercurio era scesa a -12,8.

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