Prostituzione minorile, condannato a un anno e 4 mesi il dirigente di polizia Belmonte
L’accusa è di aver avuto rapporti sessuali con una minorenne in cambio di regali e denaro. Il pm ne aveva chiesto l’assoluzione

Giovanni Belmonte, 57 anni, già dirigente della questura di Udine, oggi in servizio a Treviso, il 19 giugno è stato condannato a 1 anni e 4 mesi di reclusione (con pena sospesa) dal tribunale di Udine in composizione collegiale (dopo una camera di consiglio durata oltre un’ora).
L’accusa nei suoi confronti era di prostituzione minorile, per aver avuto rapporti sessuali con una minorenne in cambio di regalie e denaro. Lo scorso 13 giugno il pubblico ministero ne aveva chiesto l’assoluzione
I fatti
Belmonte conobbe la ragazza, oggi 22enne, sulle piattaforme online, e tra i due si sviluppò un rapporto affettivo. Dal sequestro dei telefonini del poliziotto era emersa una chat con oltre 7 mila messaggi che secondo la Procura di Udine conteneva le prove di prestazioni sessuali ricevute dall’uomo quando la giovane era ancora minorenne in cambio di denaro e regali di vario tipo. Nelle scorse settimane la ragazza in aula ha negato di aver avuto rapporti sessuali con Belmonte prima del gennaio 2021, prima cioè che diventasse maggiorenne (cambiando versione rispetto alla fase di indagine).
Lo scorso 13 giugno il pubblico ministero ne aveva chiesto l’assoluzione: «Nonostante le chat possano far pensare ad altro – ha detto nella sua requisitoria – di fronte alla ritrattazione della ragazza, non possono essere considerate sufficienti per chiedere una condanna», aveva spiegato il pubblico ministero.
L’avvocato di Belmonte, Stefano Comand, ha parlato di «sconcerto di fondo» riguardo all’esito della sentenza, annunciando fin da subito l’impugnazione
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