Professoressa in pensione parte per insegnare in Bulgaria

Neo-pensionata parte volontaria per insegnare in Bulgaria: la sindacalista Flcgil Maria Adelaide Puddu va dove la porta il cuore. Quello che batte per le scuole in bolletta, nei Paesi dell’Est, che...

Neo-pensionata parte volontaria per insegnare in Bulgaria: la sindacalista Flcgil Maria Adelaide Puddu va dove la porta il cuore. Quello che batte per le scuole in bolletta, nei Paesi dell’Est, che stanno peggio dell’Italia. Di solito, i pensionati della scuola partono con pacchetti turistici di fine carriera scaccia-pensieri, con l’anticipo in busta paga. Puddu pensa agli altri, invece, e non molla l’impegno per la scuola.

«Niente crociere o ferie sulle spiagge delle località del turismo internazionale: ho dato priorità al volontariato umano e professionale – ha spiegato,con il biglietto aereo di sola andata per Sofia -. Mi gratifica la libertà di scelta, per dare una mano a un Paese che soffre la crisi in modo forte. Mi hanno invitata a insegnare lingua e letteratura italiana nel liceo bilingue Gorba Banja, nella capitale bulgara, dove ho tanti amici».

Puddu ha insegnato a Sofia per cinque anni, in un istituto italiano con base consolare. Al rientro in Italia si è dedicata alla “mission” sindacale, allo sportello di via San Valentino, poi la libertà della pensione le ha fatto scegliere un’altra avventura verso la cattedra all’Est. «Il primo impegno sarà per un semestre di insegnamento. Poi si vedrà come andranno le cose».

Pagherà viaggio, vitto e alloggio di tasca sua. «Il ministero dell’Istruzione ha tagliato le risorse all’insegnamento dell’italiano a livello intensivo – riassume la situazione bulgara -. Le scuole sono rimaste senza docenti madrelingua: cercherò di tamponare il vuoto. Tornerò a Pordenone a marzo, per riprendere il servizio sindacale. E’ affascinante la considerazione per la scuola che hanno i bulgari. Qui da noi, purtroppo, non la sentiamo più. (c.b.)

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