Procurato allarme: in arrivo il decreto penale di condanna

Nessun ordigno, solo materiale per la pratica del softair, ma il sospetto era più che fondato. Lo ha riconosciuto ieri il procuratore facente funzioni Federico Facchin che ora chiederà un decreto penale di condanna per il reato (contravvenzione) di procurato allarme. Facchin ha voluto esprimere un plauso per il modo in cui è stata gestita l’emergenza da parte del personale della Questura e per le modalità d’intervento degli artificieri della polizia (che hanno usato il cannone ad acqua per disattivare il sospetto esplosivo). Tutta la “macchina” organizzativa ha funzionato perfettamente e fondamentale si è rivelato anche l’apporto dei privati, ovvero le telecamere di sorveglianza del fast food. Facchin ha sottolineato che lo scenario che si presentava agli occhi del personale della Questura coordinato dal vicequestore Rodriquez appariva «di altissimo pericolo», vista la concomitanza di obiettivi sensibili come un McDonald’s, un affollato centro commerciale la presenza di cittadini americani.
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