Processato di nuovo per spaccio, sconto di pena

PASIANO
Non si era mai presentato al suo processo per traffico di stupefacenti, celebrato con rito ordinario e concluso nel gennaio 2018 con una condanna a quattro anni e tre mesi di reclusione dinanzi al giudice monocratico Iuri De Biasi. Già all’epoca era stato dichiarato latitante. L’estate scorsa Mohammed Masoudi, 42 anni, di nazionalità marocchina, tuttora ricercato, era stato raggiunto ad Algeciras, in Spagna, da un mandato d’arresto europeo spiccato dalla procura di Pordenone. Prima che potesse imbarcarsi per il Marocco. Da allora è detenuto a Genova.
Masoudi avrebbe dovuto scontare in carcere la condanna, ma il suo legale, l’avvocato Alessandro Baroni, ha fatto ricorso in Cassazione, evidenziando che all’imputato non erano mai arrivate le notifiche del procedimento penale. La Suprema corte ha stabilito che il processo era da rifare.
Ecco perché il caso è ritornato al tribunale di Prordenone, con le medesime imputazioni: plurime cessioni di cocaina e in un caso di marijuana ad altrettanti consumatori abituali, collocate dagli inquirenti fra il 2015 e il maggio 2016. Masoudi si spostava a bordo di una Fiat punto grigia ammaccata e fissava gli appuntamenti con i clienti con il cellulare. Gli inquirenti hanno documentato lo smercio a Cintocaomaggiore, Pramaggiore, Portogruaro, Concordia Sagittaria e Pasiano. In quest’ultimo caso i carabinieri di Fossalta di Portogruaro hanno accertato quindici cessioni di cocaina al prezzo di 80-90 euro nel corso del 2015 e fino all’aprile 2016.
Ieri il giudice Milena Granata ha emesso la sentenza: due anni e dieci mesi di reclusione e 15 mila euro di multa. Stavolta l’imputato ha optato per il rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena. —
I.P.
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