Primario del pronto soccorso: dopo quasi 7 anni scelto Buzzi

Secondo in graduatoria, dal dicembre 2011 aveva l’incarico di facente funzioni. La struttura avrà presto maggiori spazi. Prevista l’assunzione di infermieri

SAN VITO. Il nuovo direttore della struttura complessa di Emergenza e pronto soccorso dell’ospedale di San Vito è Fulvio Buzzi. Lo ha nominato il direttore generale dell’Aas 5, Giorgio Simon. Per la decisione è servito quasi un mese e mezzo dalla conclusione del concorso.

La commissione aveva formato una terna di nomi, dai sei dei candidati presentatisi alla selezione. Il punteggio più alto era risultato quello di Mario Calci, seguivano nell’ordine Buzzi e Massimo Fioretti. Per nominare Buzzi, com’era comunque sua facoltà, Simon ha dovuto motivare la scelta, così come prevedono le normative.

«Pur considerando, all’interno della terna degli idonei, curriculum e risultati ottenuti dal dottor Calci – ha scritto Simon – si rileva che il dottor Buzzi risulta essere il candidato che, in un arco temporale di oltre 6 anni e 4 mesi, ha maturato una diretta e importante esperienza gestionale e organizzativa, in qualità di facente funzione, nella direzione di una struttura complessa “almeno analoga” a quella oggetto del bando».

Buzzi, che nel suo curriculum elenca svariate esperienze, dal 20 dicembre 2011 è direttore facente funzioni proprio del pronto soccorso di San Vito. Nella sostanza, alla guida del reparto continuerà a esserci lui, ora però ufficialmente nel ruolo di primario, che mancava da quasi 7 anni. Originario di Padova, 61 anni, Buzzi è nella struttura sanvitese dal 2009.

«Siamo forse l’unico pronto soccorso in zona e nel Nordest – sottolinea Buzzi – con l’organico medico completo, senza avere assistito a una fuga. Credo di essere riuscito a creare un modo di lavorare visto positivamente dai colleghi, grazie anche all’appoggio dell’amministrazione aziendale». Oltre a 9 medici più il primario, ci sono 18 infermieri professionali, 6 operatori socio-sanitari e 6 autisti di ambulanza: servono altri infermieri, ma ne è già prevista l’assunzione, mentre la recente attivazione sulle 24 ore dell’ambulanza di Azzano Decimo dovrebbe liberare risorse di personale a San Vito.

Presumibilmente dal 2020, gli spazi del pronto soccorso raddoppieranno. Ciò in quanto l’attuale ingresso principale dell’ospedale si sposterà nell’ala rinnovata, dunque le attuali rampe d’accesso serviranno soltanto alla struttura d’emergenza. «Ne beneficeranno – continua Buzzi – l’osservazione breve intensiva, con altre quattro stanze, e la sala d’attesa, che sarà molto più ampia».

Una sfida è quella di far fronte all’aumento di accessi al pronto soccorso (dai 23.433 del 2016 ai 23.752 nel 2017), molti dei quali sarebbero però legati a urgenze differibili, minori o assenti (con conseguente intasamento della struttura). E c’è l’invecchiamento della popolazione: accedono sempre più persone anziane, che necessitano di attenzioni e tempistiche maggiori.
 

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