Preso dall’ispettore fuori servizio, 11 mesi
Il giovane, bloccato dal tutore dell’ordine, patteggia per rapina impropria e lesioni. Rubò scarpe

Scappò con un paio di calzature da 99 euro infilate nella manica della giacca dal negozio Scarpe & scarpe di viale Venezia, ma fu inseguito e acciuffato da un ispettore capo della polizia fuori servizio, Raffaele Padrone.
Era il 20 aprile 2016. Ieri mattina dinanzi al giudice monocratico Piera Binotto ha chiuso il conto con la giustizia il 36enne armeno Hambarzum Baghdasaryan. Assistito di fiducia dall’avvocato Silvio Albanese, Baghdasaryan ha patteggiato 11 mesi di reclusione, pena sospesa e 160 euro di multa per rapina impropria e lesioni. All’imputato sono state riconosciute le attenuanti generiche e comuni, oltre alla diminuente per il rito e la speciale tenuità del fatto. Ha pesato positivamente anche il risarcimento del danno. Baghdasaryan, che ha ottenuto il gratuito patrocinio, non ha nascosto che all’epoca dei fatti versasse in una situazione di difficoltà economica.
Padrone lo aveva bloccato dopo un inseguimento al cardiopalma dalla Pontebbana a via Ungaresca, prima in auto e poi a piedi. Il poliziotto aveva accompagnato la moglie al Brico di viale Venezia per acquistare un pennello. Alle 19.30 aveva notato due giovani che uscivano correndo dal negozio “Scarpe & scarpe”. Alla porta si era affacciata una donna trafelata, che aveva riconosciuto il poliziotto per le sue apparizioni televisive in viste di coordinatore regionale di Ugl Federazione sindacale di polizia e gli aveva chiesto aiuto: «Li prenda, sono scappati, hanno rubato». Padrone era balzato a bordo dell’auto, passando il cellulare alla moglie affinché avvisasse subito la sala operativa della Questura, e si era messo all’inseguimento dei due fuggitivi. Poi, però, aveva dovuto scegliere chi inseguire, perché le strade dei due giovani si erano divise in via Montereale, all’altezza del supermercato Lidl. Uno era scappato verso destra, l’altro a sinistra. Padrone aveva scelto di tallonare Baghdasaryan, che aveva nascosto un paio di scarpe nella giacca. Padrone gli aveva tagliato la strada con l’auto, ma l’uomo l’aveva superata con un balzo. L’inseguimento era proseguito a piedi per via Ungaresca verso vial Rotto, finché il poliziotto non lo aveva placcato all’angolo, ammanettandolo poi con la sua cintura in attesa dei rinforzi, giunti dopo pochi istanti. Nella colluttazione, Padrone era rimasto ferito: 5 i giorni di prognosi. Da qui l’accusa di rapina impropria e lesioni (l’aggravante è caduta).
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