Posate biodegradabili alla mensa delle scuole: il servizio costa di più

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L’emergenza coronavirus sommata alla volontà dell’amministrazione comunale di Martignacco di dare un segnale in termini di sostenibilità ambientale, hanno convinto a introdurre nelle mense scolastiche di Martignacco posate compostabili.

Una scelta indubbiamente virtuosa, che però ha fatto lievitare il costo del servizio. «Il Comune se n’è fatto carico interamente, senza pesare sulle tasche delle famiglie – assicura l’assessore all’innovazione e alla comunicazione, Michele Recchia –. Crediamo sia un segnale importante dal punto di vista ambientale da dare ai nostri ragazzi, un esempio concreto di come, partendo dai piccoli gesti, si possano raggiungere traguardi importanti».

La pandemia ha costretto il Comune di Martignacco a rivedere l’organizzazione del servizio mensa, utilizzato dai bambini delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. In queste ultime strutture la consumazione dei pasti avviene nel refettorio e in tre aule appositamente allestite all’asilo di Nogaredo di Prato, tramite un doppio turno per evitare assembramenti tra i bambini. «Il distanziamento sociale è sempre assicurato – afferma il sindaco, Gianluca Casali –. La scelta di dotarci di posate biodegradabili anziché di plastica ha fatto crescere i costi da 5 a 9 mila circa, ma ci sembrava opportuno farlo e non solo per ragioni legate all’emergenza coronavirus, ma anche per una nostra sensibilità dal punto di vista ambientale».

A usufruire della mensa a Martignacco sono oltre duecento bambini, che grazie ai lavori messi in atto quest’estate stanno continuando a utilizzare il servizio come negli anni scorsi. «Oltre all’aspetto ambientale – chiude l’assessore comunale all’innovazione e alla comunicazione, Michele Recchia – va sottolineato come il Comune non abbia voluto chiedere ulteriori risorse alle famiglie in questo momento già di per sé molto difficile per tutti i cittadini». —

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